LAFONT, Stagione a luci-ombre e Fali nel destino
Più ombre che luci. Si potrebbe riassumere così la prima stagione di Alban Lafont con la maglia della Fiorentina. Un’annata certamente di crescita e di apprendimento per il classe ’99, arrivato dalla Francia tra grandi aspettative ma fino a questo momento in grado solo in alcune circostanze di stimolare l’entusiasmo dei tifosi viola. Ad oggi infatti l’unico vero acuto di una stagione “da compitino” (certo, non agevolata da una caduta fragorosa del rendimento difensivo nel girone di ritorno) è stato quello messo in scena nel corso dell’ultima partita contro il Napoli, gara terminata 0-0 dove però l’ex Tolosa ha realizzato una quantità incredibile di interventi. Per il resto, normale amministrazione e qualche sbavatura. Come ad esempio nella partita di Reggio Emilia con il Sassuolo, nel 3-3 di Coppa Italia contro l’Atalanta e nel ko sempre contro la Dea di pochi giorni dopo a Bergamo.
Adesso, tuttavia, l’occasione del riscatto è alle porte: la semifinale di ritorno allo stadio Atleti Azzurri d’Italia è certamente un piatto succulento dal quale Lafont può riprendersi tutta quella fiducia dei tifosi che in questi mesi si è persa un po’ per strada. Anche perché non è un mistero che in attesa della consacrazione in maglia viola, il portierino francese stia iniziando a guardarsi intorno: è notizia di poche settimane fa che l’estremo difensore abbia interrotto dopo anni di collaborazione il rapporto con lo storico procuratore Courbis per affidarsi alla famiglia (la sorella è avvocato) e in futuro molto probabilmente al potente intermediario di mercato Fali Ramadani, da sempre molto vicino alle vicende di casa viola. Prima però servirà ottenere sul campo la rivincita, anche perché da questa estate la concorrenza con Dragowski potrebbe farsi sentire…