LA FORZA DI FIRENZE: DODICESIMO UOMO VIOLA

20.09.2013 16:00 di  Lorenzo Di Benedetto  Twitter:    vedi letture
LA FORZA DI FIRENZE: DODICESIMO UOMO VIOLA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Firenze mi ha stregato”, musica e parole griffate Massimo Ambrosini che dopo ben 17 stagioni trascorse ad indossare la maglia del Milan, in estate ha deciso di rimettersi in gioco con la nuova avventura sulle rive dell'Arno. L'accoglienza, per l'ex capitano della squadra che ha privato in extremis alla Fiorentina l'accesso alla Champions League, dobbiamo dire la verità, è stata molto calorosa, fin dal suo primo giorno. Questo perché Firenze ha capito subito ciò che Ambrosini avrebbe potuto dare alla squadra, sia dal punto di vista tecnico che da quello comportamentale. Già nel ritiro di Moena fu chiaro a tutti che l'ex rossonero avrebbe potuto portare quell'esperienza che nella passata stagione mancava alla banda Montella e nelle prime uscite stagionali, la sua presenza in mezzo al campo si è fatta subito sentire.

Quello legato ad Ambrosini non è però il primo, e neanche l'unico, caso di calciatori arrivati a Firenze e rimasti subito stregati dalla città e dall'affetto della gente. Basti pensare a Mario Gomez, acquisto più costoso dell'intera era Della Valle. Il bomber tedesco, arrivato in estate dopo un tira e molla tra Fiorentina, Bayern e giocatore stesso, durato quasi un mese e mezzo, non ha mai nascosto il suo amore per Firenze, fondamentale per la sua scelta finale. Anche Borja Valero non si è mai nascosto: Firenze ha giocato un ruolo essenziale nella sua decisione di lasciare il Villareal, e non è da escludere che in futuro proprio la nostra città possa convincerlo a restare anche di fronte ad offerte più allettanti provenienti da altri club.

La culla del Rinascimento, un'alleata in più per la Fiorentina, non solo per la bellezza della città, ma anche per il calore che la gente trasmette ai propri beniamini, sia all'interno dello stadio, dove il pubblico, fino a questo momento, ha sempre risposto presente ad ogni gara disputata al Franchi, che fuori, per le strade, nel centro storico e così via. Il dodicesimo uomo viola si chiama Firenze e basta chiederlo ai giocatori stessi per capire l'importanza del popolo gigliato e della nostra splendida città.