LA FIAMMELLA CHIAMATA GASPAR
La prestazione di ieri sera di Nenad Tomovic è stata a dir poco disastrosa. Primo ammonito tra i viola, si è reso autore di due disattenzioni letali, che hanno portato ad un fulmineo uno-due della Sampdoria nel giro di appena tre minuti. Rimasto in campo per tutta la prima frazione, il difensore serbo è stato poi sostituito nel corso dell'intervallo, con Pioli che ha soltanto a quel punto chiamato in causa il portoghese Bruno Gaspar.
Il neo-laterale destro viola, all'esordio in Serie A e in partite ufficiali con la maglia della Fiorentina, è parso immediatamente ben più incisivo del compagno da lui rimpiazzato, proponendosi con discreta continuità lungo la sua fascia di competenza, fino a servire anche l'assist vincente per la rete di Badelj che ha accorciato le distanze illudendo tutto il Franchi circa le possibilità di una rimonta viola.
Alla fine però non è arrivata, e la Sampdoria ha espugnato Firenze, ottenendo dunque il bottino pieno da queste prime due giornate di campionato che anticipano la consueta sosta per le Nazionali. A differenza della Fiorentina, ferma a quota zero e al triste ultimo posto in classifica per differenza reti. Una piccola fiammella di speranza però si è vista ieri sera, e parliamo appunto dell'impatto di Gaspar, parso un altro rispetto al triste pre-campionato. Tanta corsa, buona interpretazione del ruolo ma anche qualcosina da aggiustare in fase difensiva. Per regalare almeno l'illusione di avere una risorsa da poter sfruttare sulle fasce difensive, nella storia recente il vero tallone d'Achille della Fiorentina.