LA CONCESSIONE E LA VOLONTÀ DI SCONGIURARE UNA MERCAFIR BIS
Da "giocheremo altrove?" a "resteremo al Franchi?", passando per "il restyling verrà fatto?". Tante voci si sono rincorse nell'ultimo mese a proposito del tema stadio, senza però trovare un responso definitivo. L'intralcio più fresco al restauro concerne lo stanziamento dei 55 milioni dei piani urbani integrati riferiti come ormai assodato alle aree degradate, requisito che ovviamente non può afferire a Campo di Marte. In linea teorica entro la fine del mese dovrebbero arrivare le agognate risposte, di conseguenza a cui, a quel punto, si agirà.
Finché non sarà chiara la proporzione del restyling non potrà esserlo neppure la cifra che la Fiorentina dovrà casomai sborsare per... la nuova concessione dello stadio. Tema sempre più ricorrente nelle dichiarazioni della dirigenza, in quanto - secondo indiscrezioni raccolte da FirenzeViola.it - si cerca di scongiurare a priori il rischio di un nuovo caso Mercafir, che al tempo sembrò per diverse ragioni l'unica soluzione possibile e per partecipare al bando della quale sarebbero serviti circa 30 milioni. Motivo per cui saltò tutto.
Il club di viale Manfredo Fanti, insomma, vuole conoscere l'entità della potenziale somma da spendere prima ancora di festeggiare la fine degli eventuali lavori, quando chiaramente non sarà più possibile conteplare altra destinazione. Dal canto suo il Comune non può far altro che temporeggiare: "Ci sono dei tempi e queste cose seguono i tempi delle leggi, non i miei - ha dichiarato oggi Dario Nardella - L'interesse è quello di fare le cose il più velocemente possibile attraverso dati oggettivi". Sono attese dunque novità, nel minor tempo auspicabile.