LA CALMA PRIMA DELLA TEMPESTA
Dopo l'incontro tra Mario Cognigni e Fali Ramadani, si è passati da una miriade di voci incontrollate ad un silenzio pressapoco assordante. Intorno alla trattativa tra Stevan Jovetic e la Juventus le notizie si sono fatte sempre più frammentarie, quasi a far intendere che il famoso obiettivo numero uno di Antonio Conte, non sia più così in cima alla lista delle preferenze juventine. Niente di più sbagliato. La società bianconera sta preparando l'ennesimo assalto nei confronti del montenegrino, con le voci a proposito di Carlos Tevez e Alvaro Negredo che sembrano uscite apposta per spostare lo sguardo su obiettivi meno concreti. La Juventus ha capito che le società inglesi sono realmente interessate, e che alla prima concreta offerta dalla Premier la Fiorentina cederà il giocatore senza pensarci due volte.
Josè Mourinho sembra molto interessato alla possibilità di concludere l'affare e questo interesse complica i piani juventini facendo il gioco della società viola. Solo un intervento diretto di Andrea Agnelli potrebbe smuovere le acque, ma considerando il diktat presidenziale dei Della Valle, anche questa è una possibilità che non sembra essere così realistica. La Fiorentina attende un approccio concreto anche perchè in caldo c'è il colpo Mario Gomez da alimentare e portare a termine, affare che senza i soldi di JoJo non potrebbe essere portato a termine. La scadenza fissata dai viola per la cessione dell'attaccante è chiaramente una mossa per mettere fretta a tutti i club interessati. Per far sì che i giochini del mercato non si prolunghino inutilmente. I 30 milioni sono e saranno sempre la richiesta gigliata. Niente sconti, per nessuno. Da qui non ci si muove e quindi, chi vuole rilevare il top player gigliato deve mettere mano al portafoglio e farlo in tempi brevi, altrimenti o il prezzo salirà ulteriormente, o il giocatore rimarrà a Firenze come del resto dice chiaramente il contratto in scadenza nel 2016.
Questi giorni di silenzio quindi, sembrano essere solo il preludio ad una vera e propria tempesta. Con la Juventus e le varie società inglesi, pronte a darsi battaglia mentre in sede a Firenze, i dirigenti viola si fregano le mani preparando i colpi post-Jovetic.