LA BUONA OCCASIONE
La buona occasione sembra essere di nuovo all'orizzonte. Per Adem Ljajic le indicazioni di formazione in vista di domenica fanno intendere che possa esserci persino una maglia da titolare. Gli capitò a San Siro, contro l'Inter, ma quella sera non furono certo scintille. Anzi. La sua gara contro i nerazzurri fu leggera leggera, impalpabile, stracolma di errori. Si disse che quella potesse essere stata l'ultima chance prima di un mercato di gennaio da partente. Ma nel calcio mai dire mai.
E con Gilardino che nel week end sarà in campo sì, ma con un'altra maglia, la Fiorentina è alla ricerca di soluzioni tattiche efficaci. Soprattutto in attacco dove, comunque la si guardi, si segna poco da un bel po' di tempo. Escluso il 4-3-3, per il momento, sembra che per Cerci le possibilità di una maglia da titolare siano davvero poche, ed ecco che Rossi tira fuori dal cilindro l'accoppiata nata e calcisticamente cresciuta nel Partizan.
Una viola con Jovetic prima punta, e Ljajic a supporto, quasi in una linea d'aria che unisce Firenze a Belgrado. Scuola Partizan, in maglia gigliata. Rossi, del resto, è costretto a sperimentare per reinventare la sua squadra, e non può limitarsi al solo cambio epocale con i tre difensori. Anche là davanti in pratica serve qualcosa di nuovo, di diverso rispetto a quello fatto fino a oggi. Davanti ai cinque di centrocampo, dunque, spazio alla coppia ex Partizan. Sperando che, soprattutto Ljajic, sappia sfruttare nel migliore dei modi l'ennesima "buona occasione".