L'UOMO COPERTINA

26.06.2015 00:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
L'UOMO COPERTINA
© foto di Federico De Luca

Una giornata positiva. Molto positiva. Che forse nemmeno la Fiorentina stessa si sarebbe mai aspettata di vivere. Perché se sul fronte Salah l’ultima settimana aveva iniziato a gettare nello sconforto la piazza viola (con l’egiziano blandito da una serie di squadre e - per quello che si diceva - già deciso ad accettare un trasferimento lontano da Firenze) nel giro delle ultime ore la situazione pare essersi incredibilmente ribaltata. O per lo meno, continuando usare una sempre più che legittima prudenza, decisamente cambiata.

La metamorfosi del caso Salah è andata in scena ieri a Milano, nel corso di due appuntamenti che la dirigenza della Fiorentina ha avuto con i rappresentati del numero 74. Nel primo incontro, avvenuto nella tarda mattinata, le posizioni di dirigenza ed entourage hanno iniziato ad ammorbidirsi e a venirsi fortemente in contro. Nel pomeriggio poi, dopo un’ulteriore confronto, addirittura si è paventata la svolta. Con la Fiorentina che - per input preciso della famiglia Della Valle - sarebbe addirittura arrivata a parlare con il giocatore e con il Chelsea della possibilità di un riscatto completo (pagando i ben noti 18 milioni pattuiti a gennaio) del cartellino dell’egiziano. Una possibilità fino a qualche giorno fa del tutto remota ma alla quale oggi la Fiorentina sta lavorando pesantemente. E che potrebbe avere risvolti importanti.

Fermo restando che ancora le parti sono distanti per ciò che riguarda il futuro ingaggio del giocatore (ballano tra domanda ed offerta circa 500.000 euro), è stata la totale apertura di Salah e del suo entourage che ha spianato la strada alla Fiorentina: l’egiziano a Firenze si trova bene, non ha per il momento alcun desiderio di lasciare la Toscana ma anzi intravede nel progetto tecnico che inizierà Paulo Sousa il continuo del percorso cominciato sotto Montella, che con un calcio spettacolare e propositivo ha saputo esaltare meglio di chiunque altro le sue doti. Un fattore di riconoscenza, quello di Salah. Quella stessa parola invocata dal ds Pradè nel giorno della presentazione del neo tecnico viola e che nel recente passato troppe volte ha “tradito” la Fiorentina (leggi alla voce Ljajic e Neto).

Le parti, quindi, dovranno in ogni caso riaggiornarsi ma una risposta, in un senso o nell’altro, è comunque attesa per l’inizio del ritiro di Moena (il 7 di luglio), quando Sousa inizierà a fare sul serio e a disegnare la Viola che verrà. Dove tutti sperano possa esserci anche il Messi delle Piramidi, che la Fiorentina è pronta a far diventare un simbolo ed un uomo copertina quando girerà l'Europa. Dopo, però, averlo ricoperto un po’ più di denaro.