INTRECCI NERAZZURRI
Presente. Futuro. Parole che a Firenze si incrociano, si intrecciano. L'incertezza e le speranze, i dubbi e le paure. Il viola ed il nerazzurro, poi. Colori. Presente e futuro. Perché il lunch game, la prossima partita, sarà contro l'Inter. E proprio da lì, da quelle latitudini, potrebbe arrivare il prossimo deus ex machina del mercato della Fiorentina. Gabriele Oriali, uomo di sudore e fatica delle mediane, intenditore e scopritore di talenti oggi.
Con Moratti e, soprattutto con Branca, il rapporto non è decollato. Firenze, oggi, lo riabbraccerebbe a braccia aperte, perché lui il Franchi e la città li conosce già bene, avendo dipinto di viola il suo passato. C'è anche quello, nella Fiorentina a tre tempi che, senza dimenticare quello che è stata, deve guardare al domani pensando al presente. Perché lo scoglio della pazza Inter di Stramaccioni è passo arduo da superare, nella corsa salvezza. Dalla Roma ai nerazzurri, in fondo, poco cambia: corrono entrambe per qualcosa d'importante, il terzo posto, e per questo le motivazioni non mancheranno loro.
Senza Amauri, toccherà a Ljajic e Jovetic. Toccherà al Franchi, antico fortino oggi troppo semplicemente penetrabile, guidare ancora una volta la truppa Rossi. Tra presente e passato, c'è di mezzo sempre lo spauracchio retrocessione. Il tutto condito dagli incroci nerazzurri, tra uno Stramaccioni oggi ed un Oriali domani.