IN CERCA DI UN FUTURO
Sostanzialmente tutto e il contrario di tutto. Non si placano le tante voci sul futuro della Fiorentina, e poco cambia se non più tardi di sabato la proprietà si è affrettata a confermare il proprio tecnico. Le parole di ADV a Palazzo Vecchio per la festa dell'ACCVC sono state di fatto spazzate via dal deludente pareggio con la Sampdoria dell'ex Montella. Una gara al termine della quale la delusione generale (LEGGI QUI) era già ampiamente filtrata.
Delusione per come il gruppo guidato da Sousa abbia allentato la presa sull'obiettivo terzo posto, certo, ma anche per quella che è stata una discesa in classifica alimentata da tre pareggi con Verona, Frosinone e Sampdoria. Come dire che, al di là delle parole, che si poteva e doveva fare meglio. Sotto questo profilo, dopo le frizioni avvenute per il mercato di gennaio, il rapporto con lo stesso tecnico portoghese si è fatto sempre più delicato, con il conseguente proliferare di voci.
Dallo Zenit che continuerebbe a monitorare l'allenatore viola vista la precarietà di Villas Boas, ai sondaggi riportati in mattinata da "Tuttosport" con Di Francesco e Giampaolo, passando per il futuro della dirigenza (con Pradè che potrebbe proseguire il suo cammino, insieme ad Angeloni, a Udine), tutto e tutti si ritrovano praticamente in ballo. L'idea Corvino per il momento resta accantonata (seppure più gradita al presidente esecutivo Cognigni che non al patron Andrea Della Valle), mentre per il ruolo di d.s. prende quota la candidatura di Sartori attualmente all'Atalanta.
Un intreccio di rumors e scenari che, di conseguenza, coinvolge gli stessi giocatori. Perchè anche per la squadra sarà decisivo l'esito dell'avventura di Sousa sulla panchina viola. Con una sua permanenza, per esempio, Babacar potrebbe essere il primo di una lista di partenti tutta ancora da scoprire. Intrecci da monitorare nelle prossime giornate quando, al di là del futuro, il primo obiettivo sarà comunque la difesa del quarto posto con tutto ciò che ne consegue.