IL PAGELLONE DI FV, Seconda parte

26.12.2008 23:59 di  Marco Conterio   vedi letture
IL PAGELLONE DI FV, Seconda parte

ATALANTA: VOTO 6,5
La premiata ditta Del Neri va che è un piacere. Corre, suda, pensa e inventa, tutto con apparente semplicità, tanto che la salvezza è ormai obiettivo da amarcord. Gli orobici volano basso, farlo al cospetto di una Roma che recupererà terreno e di un Genoa e di un Palermo decisi a conquistare la Uefa è duopo. A gennaio, se mercato sarà, gli interventi saranno pochi e mirati, forse a centrocampo, di sicuro non in attacco, dove Floccari gioca che è una meraviglia e Vieri si ricorda sempre più spesso di essere ancora un panzer con gli attributi.

LAZIO: VOTO 6,5
Mezzo voto in più perché, in fondo, la Roma è sempre alle spalle. Conditi dai latinismi di Lotito, dalle grane societarie e da uno stuolo di scontenti, i ragazzi di Delio Rossi planano sulle avversarie grazie a tre ragazzi terribili là davanti. Zarate è esploso, quando la miccia pareva disinnescarsi è arrivato Rocchi a darle nuovo vigore e Pandev non smette mai di stupire. La Uefa è un obiettivo lecito e raggiungibile, per arrivarci senza troppi patemi d'animo serve una difesa più solida, un innesto di qualità che l'entourage di Lotito sta cercando in queste ore di mercato.

MILAN: VOTO 6,5
Fallito il piano amarcord (Shevchenko), riuscito quello della rinascita (Ronaldinho), arriva l'ennesimo colpo ad effetto di Galliani & co: David Beckham, l'uomo del jet set, il calciatore fatto Hollywood. L'infortunio di Gattuso, però, pesa non poco sulle sorti di una squadra con una difesa vecchia e da svecchiare, dove il solo Thiago Silva non basta per risolvere i problemi di età e le amnesie dei vari Kaladze e Jankulovski. I Campioni del Mondo sognavano di tornare ad "accontentarsi" del trono d'Italia, la stagione, però, non pare volgere a loro favore.

GENOA: VOTO 7
Il Genoa dei Principi. Quello dei gol e degli applausi, Diego Milito, colpo dell'ultim'ora e 12 gol tanto per gradire. E quello della panchina, Monsieur Gasperini, uno che in quanto a stile è secondo a pochi ed in quanto ad intelligenza tattica e capacità tecniche idem. E' una delle liete sorprese dell'autunno-inverno il Grifone, squadra onesta e gregaria, votata all'attacco, con mastini stile Thiago Motta e difensori sbocciati come Criscito, lavoratori instancabili come Juric e genietti ancora incompresi come Jankovic. Di questo passo l'Europa non sarà solo un sogno, tanto che Preziosi pare intenzionato a mettere a breve termine di nuovo mano al portafogli.

CAGLIARI: VOTO 7
C'è di che stare Allegri. Con un tecnico così, giovane e capace, con un presidente così, per la prima volta non tentato da un esonero che anche le agenzie di scommesse avevano smesso di quotare dopo 5 sconfitte in 5 giornate. Il Cagliari era dato da tutti per spacciato ad inizio stagione ma i sardi hanno la pellaccia dura e, trascinati da un Conti sempre più capitanissimo, da un'Acquafresca ritrovato e da un Fini versione Ascoli, navigano a vista a debita distanza dalle zone caldissime. La salvezza, in ogni caso, non è ancora raggiunta, ma lo spirito e la forza di volontà dei rossoblù potrebbero avere la meglio, a fine stagione, su organici ben più quotati.

NAPOLI: VOTO 7
L'ultima di campionato giocata sinora, ha messo in mostra le due facce del Napoli. La prima, frizzante e vincente, con Lavezzi e Hamsik padri padroni del gioco e delle idee dei partenopei, circondati da gregari al loro servizio e da panzer stile Denis-Zalayeta pronti ad insaccare la palla in rete in caso di bisogna. L'altra, senza il duo delle meraviglie, aggrappata allo spirito combattivo dei mediani, ma senza idee e, soprattutto, senza reti. La Champions è e, probabilmente, rimarrà un sogno per questa stagione comunque da incorniciare per il popolo partenopeo. De Laurentiis, poi, ha le tasche piene di euro da spendere per la sua passione azzurra: per quest anno, dunque, la Uefa. Poi...

FIORENTINA: VOTO 7,5
Quarta nonostante tutto. Nonostante le critiche piovute su Mutu, Montolivo e compagnia cantante, frutto di prestazioni a fasi alterne, trasferte non certo da urlo e lamentele sparse dagli scontenti di turno. La Champions è lì, ad un tiro di schioppo, obiettivo raggiungibile vista la crisi della Roma ed un Napoli meno celestiale delle prime giornate. Se ne andranno in diversi, non arriverà probabilmente nessuno. L'importante è che resti intatto il calcio champagne di Marassi. Il resto, verrà da sè.

CATANIA: VOTO 7,5
La più bella sorpresa dell'anno. Zenga, condottiero con le sue Z impresse sulle casacche degli avversari e sulle giacche di qualche giornalista iracondo, ha trasformato un possibile brutto anatroccolo in un cigno. Qualtitativamente potrebbe essere rinforzata in ogni dove, come grinta e carattere, però, gli etnei hanno merce da vendere a molte squadre più quotate. Probabilmente avrà un calo nei prossimi mesi, ma la salvezza è a un passo. L'Europa anche, ma Zenga, in quel caso, sarebbe davvero un mago.

JUVENTUS: VOTO 8
Abbinare giovanissimi e senatori, senza incrinare lo spogliatoio, rilanciarne alcuni e lanciarne altri non era impresa semplice. Ranieri c'è riuscito, grazie ad un Amauri strepitoso e ad un Del Piero sempre più leader, grazie ad un Chiellini cresciuto a dismisura ed agli youg-boys dell'ex Primavera bianconera. Manca ancora un passo per tornare ai fasti di un tempo, ma considerati i due step fatti in due stagioni, il prossimo non è poi così tanto lungo. Per questa stagione, l'impressione è che confermerà la posizione attuale in classifica, visto lo strapotere nerazzurro e la distanza che la separa dalle altre, Milan compreso.

INTER: VOTO 8
E' stato un inizio di campionato "Speciale": i botti estivi non hanno sortito l'effetto desiderato, tranne uno. Josè Mourinho. Il tecnico portoghese sta plasmando il club nerazzurro a sua immagine e somiglianza. Senza troppi fronzoli, senza essere spettacolari, i meneghini sono meritatamente primi in classifica, grazie allo strapotere di Ibrahimovic ed alla classe e alla potenza dei vari Cambiasso, Zanetti e Maicon. Lo Scudetto, quando la boa si avvicina a grandi passi, dice Inter.