IL MARCHIO DI FABBRICA E UN EQUILIBRIO DA TROVARE

13.05.2023 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
 IL MARCHIO DI FABBRICA E UN EQUILIBRIO DA TROVARE
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Per una volta le analisi convergono in un’unica direzione, non necessariamente in senso contrario alle convinzioni del tecnico ma pur sempre nell’ottica di un calo (fisico e mentale) che poteva e doveva esser gestito meglio. D’altronde tra le pieghe del k.o. interno con il Basilea è facile rinvenire difetti già emersi lungo la stagione (e forse pure già contestati a chiusura del mercato estivo): dalla difesa presa d’infilata e spesso battuta nell’uno contro uno fino a qualche cambio del tecnico parso tardivo visto lo sviluppo della partita passando da un centrocampo non sempre ispiratissimo.

Eppure sarà bene ricordare che il marchio di fabbrica della Fiorentina griffata Italiano, la propensione a fare sempre e comunque la partita, si è rivelato più volte il vero punto di forza di una squadra capace di ribaltare molti pronostici d’inizio stagione, senza contare che è risultato fondamentale nel ricreare senso d’appartenenza e unicità che tanto piacciono (giustamente) ai tifosi. Una forma di spavalderia tattica che sarà sì costata qualche punto in classifica, insieme a qualche lacuna trascinata dal passato a livello di organico nonostante una stagione fitta d’impegni, ma che ha fatto da reale propulsore nella cavalcata del gruppo viola nelle due coppe. E oggi, invece, sembra quasi tramutarsi in un limite, almeno in assenza della migliore condizione fisica.

Dunque è forse proprio sotto questo aspetto che tecnico e squadra saranno chiamati all’impresa a Basilea, cercando cioè di non snaturare la propensione a fare gioco ma mantenendo anche l’equilibrio necessario a tener lontani gli attaccanti dalla propria area di rigore e ad evitare qualche uno contro uno che in difesa è stato pagato a caro prezzo. Trovando quel pizzico di riflessività in più nei momenti decisivi del match che protegga meglio il reparto arretrato e soprattutto eviti gol pesanti come pareva essere quello iniziale di Cabral. Un vantaggio inizialmente vissuto come l’anteprima di una serata da incorniciare e poi diventato il principale appiglio in vista di una gara di ritorno ancora aperta ma certamente divenuta più complicata del previsto.