IL FINE ULTIMO
Almeno, da oggi in poi, per forza di campo si dovrà parlare. E' relativa la consolazione, ma può aiutare tutti a gestire la doppia faccia del momento viola. Da un lato la squadra, giovane, e il suo tecnico chiamati a una stagione non semplice e anche per questo già coccolati a dovere dalla tifoseria. Dall'altro la società, che faticosamente ha portato avanti una nuova finestra estiva particolarmente complicata.
Un vero e proprio esercizio in bilico tra opposte sensazioni e diverse speranze, perchè poi è anche dalle contraddizioni di oggi che è necessario passare per riflettere sul domani. Dalle parole di Corvino arrivano concetti inediti, poco piacevoli, ma in linea con il comunicato dei Della Valle di qualche tempo fa. Perciò, più che sulla percentuale del mercato in entrata dedicata alla gestione aziendale (ma non si potrebbe dedicare il 25% del fatturato, e non del mercato, alla gestione aziendale?) vien da interrogarsi sulla reale spina decisionale interna.
D'altronde se Corvino è pronto a garantire una presenza di DDV mai così costante è logico domandarsi perchè, allora, il proprietario del club si sia affannato a più riprese a ribadire la sua lontananza dal calcio e dalla Fiorentina. O anche solo il perchè, a Firenze, non lo si veda ormai da tempo. Se è lo stesso DDV in questo momento a tener comunque le fila della società (che sia anche in attesa di offerta adeguata) c'è di che riflettere su quale ruolo avrebbe Andrea Della Valle, per la verità anch'egli reduce da recenti passi indietro.
Se al quadro si aggiungerà che da più parti, nei mesi passati, filtrava la volontà di reinvestire completamente quanto incassato l'unica spiegazione diventa quella legata a diverse correnti interne. Aspetto non nuovo per la Fiorentina, ma non per questo efficace. Correnti tra le quali, per inciso, ha evidentemente trionfato quella più "conservativa" di Diego Della Valle - con conseguente rinnovo del dg - rispetto agli slanci del passato di Andrea Della Valle.
Pantaleo Corvino ha messo la faccia, ma è altrettanto chiaro che difficilmente poteva bastare a sovvertire un clima che per la squadra servirà il migliore possibile. La tifoseria garantisce sostegno e vicinanza visto il fine ultimo dei risultati (guai però a escluderli a priori) ma la domanda che resta dopo le spiegazioni di ieri è invariata: quali sono gli scenari e l'altro fine ultimo, quello di un universo viola dove si sprecano le voci ma il futuro resta indecifrabile?