IERI, OGGI E....DOMANI?

19.02.2011 19:30 di  Paolo Bocchi   vedi letture
IERI, OGGI E....DOMANI?
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Siamo ormai alla vigilia della 26° giornata. Dopo due terzi di campionato, in casa viola è già tempo dei primi bilanci. L'anno scorso, di questi tempi, la Fiorentina era reduce dalla beffa di Monaco quando, dopo una prova di notevole spessore, i deliri dell'arbitro norvegese Ovrebo condannarono la squadra di Prandelli ad una immeritata sconfitta che poi le prodezze di Robben al ritorno tramutarono in eliminazione dalla Champions. Fino a quel momento il campionato della Fiorentina era stato soltanto leggermente inferiore a quello degli anni precedenti, e la lotta per un posto in Europa vedeva i viola ancora in corsa. Da allora, dopo la vittoria di Napoli, iniziò un lento e progressivo declino di gioco e di risultati che portò la Fiorentina a terminare il campionato in 11° posizione, peggior risultato della gestione Prandelli, che causò l'addio del tecnico di Orzinuovi.
Il suo sostituto, Sinisa Mihajlovic, al suo arrivo ritenne la rosa viola, visti i risultati delle stagioni precedenti, all'altezza di lottare per un posto nell'Europa che conta, salvo poi scontrarsi con un inizio di campionato che, fra infortuni e giocatori con un rendimento sotto le aspettative, ha visto la squadra viola quasi sempre inserita nella seconda metà della classifica.

Oggi la situazione è leggermente migliorata, sia sul piano del gioco che su quello dei risultati, e la Fiorentina si è allontanata, speriamo e pensiamo definitivamente, dalle zone basse della graduatoria per collocarsi nella terra di nessuno del centroclassifica. Una rincorsa per entrare tra i primi sette posti ci pare ormai tardiva, però il trend di queste ultime giornate sembra far sperare quantomeno in un piazzamento più onorevole di quello della scorsa stagione. I motivi di questo passaggio a vuoto durato quasi dodici mesi erano e restano difficili da decifrare, l'importante è esserne usciti, speriamo definitivamente. Ma se ieri era crisi e oggi questa sembra superata, domani che succederà? Se lo chiedono Montolivo, Gilardino e tutti quei giocatori che per restare vogliono garanzie sulla competitività della squadra del futuro.