L'ALTRO PROBLEMA. LA VIOLA FA FATICA A TENERE I VANTAGGI
Che il problema del gol sia primario e centrale in questo momento per la Fiorentina è oramai lapalissiano: 0,88 gol a partita, 2 gol nelle ultime 6 e una sterilità offensiva che si fa sempre più evidente. Ed è solo la punta dell'iceberg di una questione che Italiano prova a combattere e risolvere da tempo.
Ma c'è anche un altro aspetto che può preoccupare dell'inizio di stagione viola, nella quale si sono alternate grandi prestazioni a risultati decisamente storti: praticamente tutte le volte che la Fiorentina va in vantaggio, poi gli avversari segnano e recuperano. Fa eccezione solo la partita di andata dello spareggio di Conference contro il Twente - in cui comunque gli olandesi nel secondo tempo segnarono - ma contro Cremonese e Riga, le uniche altre due partite in cui la squadra di Italiano è riuscita a mettere il muso avanti, per ben 3 volte poi ha subito gol. La rete di Mandragora al 96' non ha richiesto ulteriori sforzi perché il gioco dopo non è praticamente più ripreso.
È successo con Okereke dopo Bonaventura, con Bianchetti dopo Jovic e con Ilic dopo Barak. C'è un problema di concentrazione dopo i gol segnati? Quando toglie il piede dall'acceleratore la Fiorentina fatica? È tutto da ricondurre solo alla mancanza di reti? Oppure c'è un problema che riguarda anche la difesa? Tutte domande che frullano nella testa di Italiano e a cui il tecnico viola dovrà dare una risposta.