GIOVANI ALLENATORI CRESCONO
Quella di domani sera contro l'Inter rappresenta senza dubbio uno snodo cruciale per la stagione della Fiorentina. La posta in palio è alta, basta dare un sguardo alla classifica. Per la compagine viola vincere è l'imperativo categorico, un altro passo falso potrebbe aprire scenari quantomeno preoccupanti (calcistaicamente parlando). La sfida, oltre che gli interpreti sul campo di gioco, vedrà protagonisti anche i due rispettivi allenatori, Vincenzo Montella e Andrea Stramaccioni. Due amici che, per una sera, saranno veri e propri nemici. Al fischio d'inizio dell'arbitro conterà solo una cosa: i tre punti. Da una parte è ghiotta l'occasione per tecnico nerazzurro di allontanare in maniera più evidente una diretta concorrente alla corsa per l'Europa, dall'altra Montella proverà in tutti i modi a cercare di ottenere un risultato prestigioso che muoverebbe la classifica e chiuderebbe al meglio una settimana costernata da delusioni e dubbi post Torino.
Sarà dunque sfida a distanza fra i due tecnici più giovani della Serie A. Entrambi, al momento, devono fare i conti con molteplici dubbi e problemi da risolvere. In casa Inter, nonostante i successi contro Chievo e Cluj in Europa League, a tenere banco è l'infortunio di Diego Milito. Stramaccioni sembrava aver trovato la quadratura del cerchio col ritorno dell'attaccante argentino, ed invece dovrà rivedere i suoi piani tattici ancora una volta. Anche Vincenzo Montella, d'altra parte, ha i suoi bei dilemmi. Dopo buona parte dI stagione impostata con un'idea di gioco ben delineata, ecco che in settimana il tecnico gigliato non ha nascosto di poter prendere in considerazione varianti tattiche fino a questo momento tenute in secondo piano. La crisi di Jovetic, diciamolo, non ha certo aiutato. Sarà quattro-tre-tre? Jovetic giocherà punta centrale? Chi agirà ai suoi lati? Dubbi che solo domani sera verranno sciolti. Così come solo pochi minuti prima del fischio d'inizio sapremo come Stramaccioni vorrà affrontare questa delicata trasferta.
Al di là dei giocatori che scenderanno sul terreno di gioco, dunque, saranno le idee e la mentalità dei due allenatori a fare la differenza. Atteggiamento più prudente o voglia di imporre il proprio gioco a prescindere? La crescita di un giovane allenatore passa anche da gare come questa. Al fischio finale, domani sera, sapremo chi sarà stato il più bravo.