GILARDINO E MUTU, Storia di un attacco "spuntato"

18.03.2009 00:01 di  Andrea Capretti   vedi letture
GILARDINO E MUTU, Storia di un attacco "spuntato"
FirenzeViola.it

Storia di un attacco spuntato. I numeri da capogiro che Adrian Mutu ed Alberto Gilardino hanno collezionato fino ad oggi con la maglia della Fiorentina rischiano di diventare anche una pericolosa arma a doppio taglio. I problemi sostanzialmente sembrano correre su due binari paralleli. Tutto o quasi passa dai gol di Mutu e Gilardino ma non possono bastare sempre e comunque, specie adesso che il momento magico sembra essersi momentaneamente inceppato. La trasferta di San Siro e quello zero alla voce gol fatti conferma una volta di più che la Fiorentina senza i suoi due attaccanti principe non trova quasi mai la via della rete.

Con dieci gare da disputare, tridente o tandem offensivo con il trequartista che sia, l’attacco gigliato al momento è il settimo della serie A dietro Inter, Juventus, Milan, Roma, Lazio e dopo la goleada contro il Lecce anche Palermo. 38 centri facilmente ricostruibili se 27 sono nati sotto il nome di Gilardino o Mutu, per scendere poi ai 4 di Montolivo e alle due reti di Kuzmanovic e Felipe Melo, il resto sono spiccioli di Santana e Bonazzoli. Dovrà essere proprio nelle partite come nella prossima contro il Siena che la Fiorentina deve tirare a lucido le sue punte di diamante o pescare qualche alternativa dal cilindro. Lo dimostrano anche i numeri visto che sono solo quattro le volte in cui la Fiorentina ha fatto comunque risultato pur senza le reti di Gilardino o Mutu. Campionato alla mano lo 0-0 con l’Inter, le vittorie con Sampdoria e Napoli e il pareggio di Reggio Calabria (ma con Gilardino squalificato) hanno portato punti ed un nome sul tabellino differente da quello di Gila o Mutu.

Adesso c’è da capire se sarà prima la Fiorentina a ripartire prima e con qualche novità o i due bomber a ritrovare con facilità la via della rete. Soprattutto per questo motivo Prandelli studia continuamente soluzioni alternative per la Fiorentina e il ruolo del trequartista diventa più fondamentale che mai. Tornare a servire maggiormente Gilardino in area di rigore, portare di nuovo con continuità Mutu al tiro, rispolverare i cross dalle fasce che sono tornati assenti nelle ultime uscite. Perché i due rimangono una coppia favolosa, coppia che fa punti come vuole il ruolo degli attaccanti, ma che si carica totalmente il peso delle realizzazioni sulle proprie spalle, e la squadra oltre con le sue gambe pare non riuscire ad andare.

Le alternative? Tre sono volate vie nel mercato di gennaio dopo sei mesi di panchina ed un solo centro. Si chiamavano Osvaldo, Papa Waigo e Pazzini con il solo ‘Pazzo’ a segno una volta su rigore. Oggi sono rimasti Semioli, Jovetic e l’ultimo arrivato Bonazzoli: un gol in tre, qualche occasione mancata, un palo. Oltre Mutu e Gilardino non si va, in campo come in panchina, una situazione che ha condannato anche Pazzini per cui il tempo era scaduto e per cui forse servivano troppi cambiamenti in grado di rilanciarlo. Quei cambiamenti che hanno portato dieci punti in più alla Sampdoria, che gli sono valsi sette gol in sette partite, tutti rigorosamente decisivi.