GILA, Serve il violino per vedere le stelle

10.03.2009 08:40 di  Matteo Magrini   vedi letture
GILA, Serve il violino per vedere le stelle
FirenzeViola.it
"Mamma, mamma, questo è il mio destino/stare sopra il tetto a sonà il violino,/dillo a babbo, dillo alle sorelle/se nessuno sente, sòno per le stelle;/dillo a babbo, dillo alle sorelle/sòno per me solo, sòno per le stelle". Scriveva e cantava così, Roberto Vecchioni, raccontando la storia di un ragazzo indeciso sul suo destino, un destino che, poi, sarebbe stato di violinista. 
 
 
Alberto Gilardino, di dubbi, non ne ha mai avuti. Lui voleva fare il goleador, e goleador è diventato. Un bomber vero, con una quantità spaventosa di reti gonfiate. Il Gila è arrivato a Firenze dopo una stagione molto difficile, al Milan. Tanti saluti e un ringraziamento, dai rossoneri, applausi e grandi speranze da Firenze e la Fiorentina. E l'inizio è stato folgorante. Goal a raffica, belli, decisivi. Ad ogni gara le note del suo violino incantavano il popolo gigliato.
 
 
Ha esultato ventidue volte, fino a questo momento. Numeri importanti, straordinari, maturati però, in gran parte, nella prima parte della stagione. In campionato, dodici delle sue quindici segnature sono arrivate nelle prime quattordici presenze. Poi, il Gila, ha giocato altre dieci gare, in serie A, con appena tre realizzazioni. Anche questo è un problema per questa Fiorentina.
 
 
Non sta attraversando un periodo di forma brillante, il numero undici viola. Rispetto ai primi mesi, Alberto, fatica nel proteggere il pallone, nel "tener botta", ed anche sottoporta è meno lucido, meno "killer". Ci sta, è fisiologico, soprattutto in un momento in cui la squadra non gira, non lo appoggia a dovere, non lo assiste nel migliore dei modi. Ad inizio anno, Alberto, sopperiva anche alle mancanze del gruppo, tanto era lo stato di grazia. Ora no, ora anche lui ha bisogno che la Fiorentina ritrovi il suo spirito.
 
 
 
"Questo è il mio destino, stare sopra il tetto a sonà il violino". Ora non canta, questo violino, e la Fiorentina ne risente, eccome se ne risente. Ma siamo sicuri che, essendo il suo destino, quello di segnare e sviolinare, presto tornerà a farlo. "Se nessuno lo sente, sòno per le stelle...sòno per me solo, sòno per le stelle". Lo ripteva, due volte, Vecchioni, perchè fosse chiaro. Lo stesso starà facendo Gilardino, dentro di sè. Questo violino tornerà a suonare, per lui stesso, per la classifica dei bomber ma anche, e soprattutto, "per le stelle", le stelle di quel pallone che balla in mezzo al campo, mentre le note delle Champions risuonano nell'aria, le stelle che sono il simbolo dell'Europa, dell'Europa dei grandi. Allora, Gila, per tornare tra le stelle, tira fuori il violino, torna sul tetto della Fiorentina, e ricomincia a sònare...