FIORENTINA, Verso la partita dell'anno...
Dentro o fuori. Bene o male. Gioie o lacrime. Novanta minuti, da vivere tutti d'un fiato. Manca un giorno alla roulette del preliminare, dove neanche lo 0 è ammesso: rosso o nero, pardon, viola o biancoverde, per sognare ancora l'Europa che conta. E che fa tornare i conti, soprattutto: una partita da 20 milioni, mica spiccioli. E' la Champions, o il calcio, degli amministratori delegati più che dei giocatori e degli allenatori. Il sogno dei tifosi è quello di una scampagnata di tre giorni al Bernabeu, ad Anfield, all'Allianz Arena. Quello delle società, conti alla mano e soldi in tasca, il ricco girone di Champions.
Riflessioni nostalgiche del calcio che fu a parte, è una vigilia delle grandi occasioni oggi in riva all'Arno. La Fiorentina si gioca un bel pezzo della stagione che verrà: sette camicie sudate per un quarto posto raggiunto per gli scontri diretti, valgono bene la dicitura di "partita dell'anno". Prandelli ed i suoi lo sanno. Servirà l'apporto del Franchi, una squadra diversa rispetto alle prime uscite stagionali, un Mutu più in palla, la fame delle grandi occasioni. Irrinunciabili, imperdibili soprattutto.
Prandelli si affiderà al classico modulo viola versione 2009/10: 4-2-3-1. Che ha funzionato a sprazzi, a brevi tratti, ma che sarà il leit motive tattico della nuova Fiorentina. Frey, sempre più in versione San Sebastien, tra i pali, linea a quattro con Comotto, Gamberini, Dainelli e Gobbi favorito su Pasqual per una maglia da titolare. In mediana torna Zanetti dopo il problema che l'ha tenuto fuori contro il Bologna, al suo fianco ancora una volta Montolivo. Trequarti con Marchionni e Vargas larghi, Mutu al centro dietro a Gilardino unica punta.
Problemi di formazione, oltre che di umore, di stagione e contestazioni, per lo Sporting Lisbona. Mancheranno il talentuoso centrocampista russo Izmailov e, soprattutto, i due attaccanti Caicedo e Postiga. Spazio dunque a Rui Patricio tra i pali, con Paulo Bento che potrebbe schierare ancora una volta il 4-3-1-2 con Abel, Carriço, Anderson Polga e Caneira in difesa, Joao Moutinho, Miguel Veloso ed uno tra Rochemback e Pereirinha alle spalle di Mati Fernandez, con Djalò e Liedson coppia avanzata.
Uno Sporting ferito, una Fiorentina che convince ancora a metà. Una sfida tra due squadre che daranno il 100%, dunque. Novanta minuti che valgono una stagione. Per l'Europa, per la Champions. Ed anche per i conti. 20 milioni dietro l'angolo, valgono bene una puntata alla roulette.