FIORENTINA, Tutto in duecentosettanta minuti
"Dobbiamo vedere come andranno queste prossime tre partite. Se otterremo buoni risultati vedremo quello che si può fare". Tre partite per dare un senso a questa stagione che fino a questo momento, come cantava il buon Vasco, "...un senso non ce l'ha". Partendo dalla difficile trasferta di Bari in programma domani fino alla trasferta del Bentegodi con il Chievo passando per la gara interna con il Catania di Simeone, la Fiorentina si appresta ad affrontare tre gare decisive per definire una volta per tutte l'obiettivo stagionale, salvezza o Europa che sia. Arrivati alla 27a giornata, con la squadra ancorata a quota trentatré in classifica, Mihajlovic è apparso consapevole di giocarsi molto se non addirittura tutto nei prossimi 270 minuti. Una missione difficile se si pensa alla Fiorentina vista la scorsa domenica con la Sampdoria, ma non impossibile qualora l'atteggiamento della squadra tornasse ad essere quello delle precedenti gare di Palermo e in casa con l'Inter.
Prima di tutto però ci sarà da pensare al Bari. Mihajlovic richiama all'ordine la squadra e valuta attentamente le condizioni di Vargas. In puglia la Fiorentina si affiderà ancora alla coppia d'oro Mutu-Gilardino, con il bomber sempre a caccia della duecentesima affermazione. Il ritorno di giornata sarà però quello di Gaetano D'Agostino, reduce da tre panchine consecutive e apparso ispirato nell'amichevole giocata giovedì al 'Franchi' contro gli allievi. A centrocampo con l'ex Udinese giocheranno Montolivo e Behrami, a meno che Mihajlovic non decida di rischiare la carta Vargas dal primo minuto con lo svizzero avanzato in posizione di esterno alto. In difesa De Silvestri e Comotto si contenderanno una maglia da titolare, mentre al centro dovrebbe tornare la coppia Gamberini-Camporese con Pasqual sicuro titolare sulla corsia di sinistra.