FIORENTINA, Meglio o peggio dell'anno scorso?
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© foto di Morini Giacomo
Come sta la Fiorentina? Qual è il suo reale valore? E' più forte dello scorso anno o, come dicono in tanti, si è indebolita? Proviamo in questa analisi, reparto per reparto, a dare i voti alla squadra viola, confrontandola anche con quella della passata stagione, ben sapendo che come sempre sarà il campo a dare l'unica risposta valida.
DIFESA: Il portiere è sempre lui, Sebastien Frey, una garanzia assoluta. Nonostante il grave errore nella gara di ritorno con lo Sporting Lisbona, il francese ha già ribadito, in queste primissime gare della stagione, tutta la sua importanza, ricordate Bologna? E' arrivato Natali, del quale, al momento, sfugge l'utilità. Non sembra infatti dare le garanzie necessarie ad un reparto continua a poggiarsi sulle spalle del numero 1 e di Gamberini. Dainelli infatti, conferma tutti i suoi limiti: partite eccellenti alternate a prestazioni a dir poco incerte. L'arrivo di De Silvestri è da considerarsi positivo. Per il modulo scelto da Prandelli apppare più funzionale rispetto a un Comotto in palese difficoltà, anche se sono da valutare il recupero dall'infortunio e le capacità difensive. Sulla carta però, in quella zona la Fiorentina è migliorata. Niente di nuovo a sinistra, dove Pasqual e Gobbi, salvo arretramenti di Vargas, si giocano il posto. Il reparto, in definitiva, è discreto, ma decisamente inadeguato per una compagine che affronta la Champions League e parte, in campionato, con l'obiettivo di insediarsi ancora una volta tra le prime quattro. Rispetto alla Viola 2008/2009 manca un jolly come Zauri, mai eccezionale ma comunque utile. Forse, è stato fatto un passo indietro. VOTO - 5,5.
CENTROCAMPO: La partenza di Felipe Melo dal punto di vista tecnico è pesante, inutile nascondersi. Tutti d'accordo sulla bontà del ritorno economico, ma un giocatore come lui, a Firenze, faceva la differenza. Al suo posto è arrivato Cristiano Zanetti. Il livello del giocatore non si discute e, in quanto a fludità di manvora, la Fiorentia nel cambio ci guadagna. Rimangono i timori per la sua fragilità fisica. Quello che preoccupa di più, in questo reparto, è la quantità. Con la partenza last minute di Kuzmanovic, Prandelli è rimasto con tre giocatori specialisti del ruolo. Questo vuol dire che manca, letteralmente, un uomo. Il giorno che dovessero mancare sia Montolivo che Zanetti, i viola non sarebbero attrezzati per rimpiazzarli entrambi. C'è Jorgenesen, assicurano il mister e Corvino, oppure Di Tacchio. La realtà però dice che la linea mediana viola non è pronta, sulla carta, per affrontare tre competizioni. In questo caso, il passo indietro rispetto alla passata stagione, appare evidente. La qualità è buona, diciamo da 7, sperando nella consacrazione di Montolivo, la quantità è da 5. VOTO - 6.
ATTACCO: E' senza dubbio il reparto più forte di questa Fiorentina. Gilardino è garanzia di goal e rendimento, e anche Mutu, passata la bufera, siamo convinti che tornerà a fare il Fenomeno. Intanto sta sbocciano violento il talento di Stevan Jovetic. A sinistra Vargas sembra tornato quello di Catania, e Marchionni, pur lontano dalla miglior condizione, ha già ritrovato la maglia della Nazionale. I ricambi, qua, ci sono. Jo Jo, che al momento merita la maglia da titolare, può comunque sostituire sia Mutu che Vargas, mentre Santana è il cambio naturale di Marchionni. C'è poi Savio, buono, dicono, per ogni ruolo sulla trequarti. Rimane l'incognita Castillo ma la sensazione è che Prandelli, nella malaugurata ipotesi di un forfai del Gila, punterebbe su un attacco leggero con Mutu e Jovetic. Questa, quella del centravanti di riserva, è l'unica vera pecca, in confronto all'anno scorso quando Pazzini fu riserva di lusso e Bonazzoli carta comunque importante da giocarsi nei finali di gara, di un reparto di valore assoluto, per quantità e qualità. VOTO . 7,5.