FIORENTINA, E' ancora Champions League!
La destinazione è chiara, la strada per raggiungerla ancora ignota. Novanta minuti, Davide contro Golia, il Diavolo contro quarantamila cuori sognanti. Fiorentina-Milan. Il giorno del (secondo) giudizio. Perché il primo è chiaro: promossa a pieni voti. E' ancora Champions League, signori. Quarto posto conquistato matematicamente, come e meglio della passata stagione. Con tanti saluti ad un Genoa mai domo, ad una Roma domata con quattro nerbate degne del miglior fantino, a tutte le altre pseudo-concorrenti, divise tra vani sogni di gloria e speranze subito richiuse nel cassetto.
Per le pagelle, voti, promossi e bocciati, verrà il suo tempo. Intanto la Fiorentina ha i suoi eroi. Sebastien Frey, l'uomo dai guantoni magici. Parate da Oscar, voli da Superman, capelli da guascone. Il simbolo di una stagione, sofferta, sudata, ma poi domata. Martin Jorgensen, in bilico tra un recente passato difficile ed un futuro incerto, sospeso sulle ali del gol Champions. Se lo meritava, il beniamino della Curva, per quanto fatto in queste stagioni, per quanto cuore ha messo nella sua avventura in gigliato.
E poi lui, il Cesare nazionale. "Obbligo tutti a festeggiare, è un quarto posto straordinario" ha detto. Nonostante le critiche, nonostante le bastonate, nonostante le palate, ha avuto ragione lui. Chiamatelo permaloso, chiamatelo con quali epiteti preferite. Il succo della questione, però, è che chi prova a farlo ha torto a priori. Quattro stagioni, quattro Champions conquistate. Ed ora il Milan. Servono 2 gol in più del Diavolo, impresa non semplice ma neppure impossibile. La Fiorentina dei miracoli ci ha abituati anche a questo.