ECCO IL FAIR PLAY FINANZIARIO

25.06.2010 11:26 di  Cristina Guerri   vedi letture
ECCO IL FAIR PLAY FINANZIARIO
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© foto di Giacomo Morini

Mentre ieri tutta l'Italia calciofila era impegnata nel guardare la disfatta della Nazionale azzurra in Sudafrica, la UEFA pubblicava il nuovo Regolamento sulle Licenze per Club e sul Fair Play Finanziario in cui vengono esplicati i requisiti e i criteri necessari per l'implementazione e il funzionamento delle misure legate al fair play finanziario UEFA, strumento volto a garantire la stabilità del calcio negli anni a venire.

"Il rigore finanziario -si legge sulla nota Uefa- è un elemento fondamentale dell'insieme di misure che, tra le altre cose, intende porre un freno a quei trasferimenti, a quegli ingaggi e a tutte le altre spese eccessive che hanno messo in pericolo la stabilità dei club europei nel recente passato".



Quando entrerà in vigore? Gradualmente nel corso dei prossimi tre anni e il provvedimento centrale, quello sul 'pareggio di bilancio', diverrà pienamente operativo per le dichiarazioni finanziare legate al periodo che finirà nel 2012 e che verranno valutate durante la stagione di competizioni per club UEFA 2013/14. Da quella stagione in avanti, i club che non soddisferanno i requisiti necessari, sulla base dei bilanci delle due annate precedenti, potranno essere sanzionati.

In pratica, non sarà più possibile vedere un mercato alla Paperon de' Paperoni come quello visto negli anni passati. Ogni società non potrà spendere un centesimo in più di quanto ne guadagna. In tal senso una società italiana, l'Inter, si sarebbe già messa al lavoro per rientrare negli standard previsti dal regolamento (Maicon potrebbe essere il primo sacrificato). Anche la Fiorentina, che parla di "equilibrio finanziario" già da mesi. Le società verranno inoltre valutate attraverso una sorta di coefficiente di rischio, che terrà in considerazione il debito accumulato e il monte ingaggi, e dovranno dimostrare di rispettare le scadenze di pagamento di qualsivoglia natura. Il regolamento e i criteri in esso presenti sono stati ideati per stimolare la pianificazione a lungo termine in ambiti quali la gestione dei settori giovanili e il mantenimento/miglioramento delle infrastrutture sportive.