DOPPIO PUNTO D'OSSERVAZIONE
La Fiorentina arriva al derby toscano di domenica, la sfida dell'ora di pranzo, con le motivazioni tecniche sotto i piedi e ormai più nessun obiettivo di classifica, nonostante aritmeticamente la salvezza non sia stata ancora conseguita dai gigliati. Certo, basterebbe uscire dal Castellani con un solo punto in tasca, il che probabilmente non aggiunge neanche più di tanto all'aspetto motivazionale, ma la realtà è che con i numeri non si può inventare niente, e questo dicono. Raccontano di una stagione sfortunata della Fiorentina, che ha preso derive negative probabilmente neanche immaginabili all'alba dell'annata, ma per i quali si è reso necessario richiamare Montella al posto del dimissionario Pioli.
Proprio all'Aeroplanino, ora, è richiesto un compito tutt'altro che banale. Un'analisi totale sulla rosa attualmente a sua disposizione, con però adesso soltanto quattro partite rimaste per capire una volta per tutte su quali giocatori ha intenzione di puntare e su quali invece no, in vista della rivoluzione tecnica che attende la società gigliata nella prossima estate, andando un po' sulle orme di quella che fu fatta nel 2011 al tempo della sua prima esperienza fiorentina. Nella quale, sembrerebbe filtrare, il parere del tecnico sarà centrale, anche perché visto il tipo di calcio da lui applicato avrà bisogno di fidati scudieri. Come abbiamo già scritto, i movimenti maggiori saranno probabilmente a centrocampo.
Domenica però Montella avrà anche un punto d'osservazione speciale, nella partita del Castellani. Di fatto doppio, se si pensa che nella squadra azzurra scenderanno in campo, a meno di clamorosi stravolgimenti dell'ultim'ora voluti da Andreazzoli, ben tre giocatori che l'estate prossima saranno a Firenze. In primis il portiere Dragowski, tema più che mai attuale dopo l'errore fatale di Lafont in coppa (anche se poi è stato lo stesso Montella in conferenza a ribadire la fiducia in lui), quindi davanti a lui il danese Rasmussen - anche se la presenza del danese, tra le tre, è quella che porta dietro di sé meno certezze visto anche i possibili recuperi in difesa - finendo poi con il pezzo probabilmente più pregiato del lotto, ma anche l'unico sul quale ad oggi si stagliano dubbi: Traoré. Gli interrogativi sono principalmente di natura medica, ma qualora fosse Montella a portare parere negativo, a quel punto la Fiorentina probabilmente non insisterebbe neanche più di tanto (QUI il punto di FirenzeViola.it), anche se le difficoltà di intervenire su un affare già sancito, seppur non chiuso con la deposizione del contratto in Lega, fanno avanzare con i piedi di piombo sull'argomento. Detto ciò, una cosa è certa: domenica a pranzo Montella osserverà sì con attenzione cosa faranno i suoi, ma butterà inevitabilmente anche un occhio a quei tre ragazzi in maglia azzurra di cui sopra.