DONADEL, Obiettivo minimo il quarto posto

07.04.2008 12:15 di  Stefano Borgi   vedi letture

Donadel, unica pecca di ieri l’ammonizione: “Si fra l’altro stavo in pensiero perché avevo giocato 7-8 partite di seguito. E poi non era nemmeno ammonizione, pazienza.

Che partita è stata ieri?: "La Reggina ci ha un po’ messo in difficoltà perché è una buona squadra, però stiamo bene siamo in forma. Certo non siamo brillantissimi come all’inizio ma stiamo bene. Paura del Milan che aveva vinto il giorno prima? No, paura semmai quando e se ci sorpassa. Avevamo molta voglia di tornare alla vittoria e ce l’abbiamo fatta”

La Juve torna nel mirino?
: “Diciamo che il nostro obiettivo è almeno il quarto posto, dobbiamo guardare a noi stessi”

Che partita sarà col PSV?: “E’ una partita da giocare col cuore, e con la testa. C’è poco da stare attenti alla tattica, dobbiamo farcela e basta. Oggi fra l’altro posso dirvi che abbiamo tutti in testa il PSV. Solitamente si inizia a pensarci dal giorno dopo mentre stavolta è diverso. Sono quarti di finale, è una partita importantissima.Già da ieri infatti, non riuscivo a dormire perché pensavo al PSV. Sono partite che si preparano da sole”



Pazzini sta esplodendo…: “Nessuna esplosione, Pazzini ha sempre fatto bene. Poi ci sono anni migliori e peggiori. Ci da una grossa mano anche a noi centrocampisti, un giocatore completo.”

Quando sarà l’anno della Fiorentina? Si dice fra due, fra sette anni, lei cosa pensa?: “Ogni anno abbiamo fatto di più di quello che la gente si aspettava da noi. Non dobbiamo sederci, perché lottiamo su due fronti e si fa presto a rimanere a mani vuote”

Cosa temi del PSV?: “Soprattutto il ritmo, la loro filosofia di gioco, i ritmi bassi che favoriscono la loro tecnica. Dobbiamo aggredirli, buttarla sul combattimento, accorciare molto, aiutarsi fra di noi. Palle alte cercando la punta. Un po’ quello che fanno gli altri contro di noi”

Mutu ha detto che alla Fiorentina manca ancora un piccolo scalino, sei d’accordo?: “Tutte le squadre possono migliorare. Ogni giorno c’è un piccolo scalino da fare, ma ne abiamo fatti parecchi. Siamo migliorati parecchio:”