DI CHIESA IN CHIESA
La notte di Baku è stata anche e soprattutto la notte di Federico Chiesa. Il giovane prodotto del vivaio viola, ha segnato la prima rete tra i professionisti confermando di avere il giusto talento per provare a sfondare anche in una squadra importante come la Fiorentina, magari di seguire le orme di Federico Bernardeschi e, guardando un po' più al passato, quelle del padre Enrico.
Per fare un confronto proprio con l'ex attaccante di Sampdoria, Parma e Fiorentina, da un punto di vista delle qualità i due sono abbastanza diversi. Più punta Enrico, più esterno Federico. Più tecnico il padre, più veloce il figlio. Entrambi hanno comunque esordito in A a 18 anni, anche se per 'Chiesino', come lo chiamano già in tanti in città, è arrivata subito una discreta continuità, mentre per Chiesa Senior, la prima vera stagione nella massima serie è arrivata solo a 21 anni. Leggendo questi numeri, se il buongiorno si vede dal mattino, la Fiorentina può sognare di aver cresciuto in casa un altro talento che possa fare le fortune del club e della Nazionale.
Sousa lo ha descritto come un predestinato fin dal primo momento e lo ha anche investito del ruolo di 'capitan futuro' della Fiorentina, un complimento non da poco. La strada sembra tracciata, i tifosi già lo coccolano. In molti lo vorrebbero in campo più spesso, anche al posto di giocatori più navigati come Tello. In realtà servirà pazienza e soprattutto occorrerà evitare di mettere ulteriori pressioni addosso a un ragazzo che fino all'anno scorso la Serie A la sognava giocando alla play station con i compagni di Primavera. Calma e gesso, ma con la giusta consapevolezza di aver in casa, un figlio d'arte dal grande talento, legato a doppio filo con Firenze e la Fiorentina.