DESTINO CRUDELISSIMO...

11.08.2011 15:00 di  Marco Sarti   vedi letture
DESTINO CRUDELISSIMO...
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Metti una sera a Bari, mentre dopo la spiaggia sei a cena e ti guardi un bell'Italia-Spagna dove, da pronostico, daresti quattro a uno i Campioni del Mondo. Metti che in qualche modo la Nazionale non suscita più quella noia mortale e quell'odio viscerale di prima: c'è Prandelli. Metti anche che, nel bene o nel male, anche i giocatori hanno qualche pizzico di viola addosso in più. E vedi per magia un Montolivo trequartista che gioca a calcio, quello vero, quello spagnolo per intendersi. Vedi un Aquilani troppo presto dato con la maglia viola in borsa, che entra e segna. E poi ti rivedi ancora un Montolivo uomo-ovunque che tiene botta tecnicamente a Iniesta e Silva. Allora ti chiedi: ma Montolivo, o non era un centrale a tutti i costi? Poi vedi che gioca pure da interno sinistro e pensi: Allora lo fanno apposta? L'arrabbiatura sale ad ogni giocata. Vabbé che D'Agostino non è Pirlo, ma nemmeno è un medianone senza tecnica tutto muscoli e poco cervello. Anzi - ti dici - è quello che si avvicina di più alle straordinarie (veramente) capacità del fuoriclasse bresciano che ha l'unica pecca di essere juventino.

Poi, vedi (ancora un volta) Montolivo che accarezza il pallone e crea un assist dal nulla per Balotelli e sbotti: hai visto mai che quel Montolivo diventa un fenomeno? Ed ora ti viene da piangere, lacrime di stizza verso il destino che non te ne manda una buona. E ti prende pure il dubbio che la coppia Pazzo-Livo a Firenze potrebbe aver fatto più danni della grandine. Uno che, dopo cinque stagioni con alti e bassi, con polemiche e con pochi gol si trova alla rottura con la società proprio nell'anno della maturità e soltanto un anno dopo i gradi di capitano e le grandi partite in Champions. Destino crudelissimo. L'altro che, dopo una stagione così-così e l'arrivo di Gilardino, prende e se ne va con la fama di uno che se tira in porta prende la bandierina e se mira la bandierina magari tira in porta. Poi arriva alla Samp, e Mazzari prima e Del Neri poi lo trasformano in un bomber da trenta gol in un anno solare. Ora è all'Inter. Anzi no, ieri era in Nazionale…con Montolivo. Destino crudelissimo...