DALLE BASI
Si ripartirà dalla difesa. O almeno la logica suggerirebbe questo, visto lo stato in cui versa la retroguardia viola. Al di là dei numeri raccolti in campionato, tra i peggiori dell'era Della Valle, dando uno sguardo agli uomini a disposizione - ad oggi - di Paulo Sousa, appare subito evidente come il piano di ristrutturazione (più che un lifting) debba per forza di cose partire da lì. Dalle basi della squadra.
La situazione di Gonzalo Rodriguez è nota da tempo. L'argentino non rinnoverà, andrà via, lasciando un vuoto al centro della difesa. Parliamo, oltre che del capitano viola, anche del titolare inamovibile degli ultimi anni. I dubbi sugli eventuali sostituti, dunque, sono più che comprensibili. Detto di Astori, l'unico che sicuramente passerà indenne attraverso la rivoluzione corviniana (assieme a Tomovic), i punti interrogativi vanno a toccare praticamente tutti gli altri uomini del reparto. Da De Maio (appuntamento a maggio per discutere l'eventuale riscatto) passando per Milic e Maxi Olivera, sul quale c'è un riscatto obbligatorio che però non ne assicura la permanenza a Firenze.
E se consideriamo un Sanchez riportato verosimilmente sulla linea di centrocampo e un Diks ancora totalmente da valutare, non resta altro che il solo Salcedo. Messicano di belle speranze, rimaste però fino ad oggi nascoste. Così, tra un Milenkovic e l'altro (il serbo è già stato preso, mancano solo le firme), non resta che aspettare per capire le intenzioni di Corvino, quale sarà il nuovo allenatore e soprattutto quale budget sarà messo a disposizione per un mercato che si preannuncia assai complicato.