DA ALTERNATIVA A TITOLARE
Hrvoje Milic non dimenticherà facilmente il suo esordio in maglia viola. Come un diesel è venuto fuori alla distanza. Grande gamba, buon cross, fase difensiva da correggere. Questo il profilo. Nessun esperimento, Sousa lo ha schierato alto a sinistra nel 3-4-2-1, il suo ruolo, quello che ha ricoperto per anni sia in Croazia che in Russia. Nell’Hajduk Spalato ha sempre giocato in un 3-5-2 e raramente è stato adattato sulla linea dei difensori. All’occorrenza potrà essere utilizzato anche come terzino sinistro ma dovrà prima far effetto l’elettroschock tattico a cui lo sta sottoponendo Sousa in queste prime settimane in Italia.
Ci teneva a far bene, a mettersi in mostra in un giorno speciale per Firenze e la Fiorentina. All’ingresso in campo le gambe tremavano, ha confidato agli amici, poi lo sguardo verso la Fiesole. Sorpreso, emozionato, i ricordi nitidi del suo passato da tifoso, come loro, nella curva dell’Hajduk, quei colori e quel calore così simili alla Torcida di Spalato. Innamorato di Spalato e tifoso dell'HNK, lo scorso anno ha esaudito il suo sogno più grande, tornare da protagonista nel campionato croato. Qualcosa si è inceppato, qualche stop di troppo e la squadra incappata in una stagione negativa. Anno da dimenticare e addio Europeo.
Domenica con ogni probabilità sarà dato a lui l'arduo compito di sostiuire Alonso. Contro il Chievo è uscito con le ossa rotte, nel vero senso della parola. Rottura del setto nasale e finale stoico di gara. Lo staff medico ha dato il via libera al suo utilizzo dal primo minuto, adesso dipende da Paulo Sousa ma con la cessione di Alonso e l'arrivo "non condiviso" di Olivera, il titolare a sinistra sembra essere lui.