D'AGOSTINO, Fiorentina modello Barcellona

Dai nostri inviati a Cortina, M. Magrini e S. Borgi
23.07.2010 10:02 di  Stefano Borgi   vedi letture
D'AGOSTINO, Fiorentina modello Barcellona
© foto di Stefano Borgi

Sala stampa mattutina per Gaetano D'Agostino. Ecco le sue parole.

Il tuo bilancio sulla prima parte del ritiro: "E' un pò più dura rispetto alle preparazioni passate, rispetto ad Udine. Sopratutto perchè devo stare attento al ginocchio, ma so che è per il mio bene e va bene così."

Modulo tattico e la volontà di andare a giocare all'estero: "Volevo andare all'estero prima di venire alla Fiorentina per fare  un'esperienza personale. Poi quando è arrivata la Fiorentina non ci ho pensato un attimo. Tatticamente va bene qualsiasi modulo. Nell'udinese ho giocato anche nel 3-4-3 con Inler a centrocampo e siamo andati in Uefa. Giocando a due a centrocampo, secondo me, avrò più libertà, quindi va bene.E' vero ho spesso giocato a tre, ma va bene così."

Sugli obiettivi viola del futuro: "Pensavo già da prima che la Fiorentina fosse una grande squadra, lo dimostrano i risultati conseguiti in questi ultimi anni. L'anno scorso per la Fiorentina è stato un anno particolare, può capitare, e l'eliminazione dalla Champions è stata sicuramente una grande delusione. L'anno prossimo avremo il vantaggio (diciamo così) di partire avendo solo il campionato. Per esempio, non avremo l'intertoto o altri turni preliminari che sarebbero stati massacranti."

Un giudizio su Mihajlovic e Ljiajc: "Ottima impressione sul mister, tratta tutti allo stesso modo e questo è importantissimo. Su Ljajic che devo dire... è un grande giocatore, lo stiamo vedendo. Ha grandi prospettive, ma non so se partirà titolare. L'ho detto, il mister tratta tutti allo stesso modo".

Su Felipe, ex compagno di squadra all'Udinese: "L'ho ritrovato con grandi motivazioni. Forse all'inizio ha avuto qualche problema d'ambientamento, la piazza di Firenze è diversa da Udine. Anche a me potrebbe succedere, ma vi giuro che ha grande motivazioni."

Su Babacar e le punizioni: "Il migliore sulle punizioni è stato il mister. Babacar è un grande talento, ma il mister lo tiene a bacchetta. Non può fare il Balotelli, state certi che non lo farà".

Il suo acquisto passato sotto silenzio, ancora sulle punizioni, e se, nonostante l'infortunio, riuscirà a giocare qualche amichevole a Cortina: "E' vero sono stato il primo acquisto del mercato, ma non provo nessun fastidio per l'eco minore ricevuta rispetto ad altri acquisti. Sulle punizioni siamo in tanti a poterle battere ed è un'arma formidabile. Io guardo spesso il mister batterle, posso imparare. Molte partite si risolvono così, è un'alternativa importantissima. Fisicamente mi sto allenando, il mio obiettivo è la prima di campionato. Spero in un amichevole ma l'obiettivo, ripeto, è il campionato."

Amarcord sul mancato passaggio alla Juventus della stagione scorsa: "Io sono un ragazzo emotivo e quando ci sono contatti così ravvicinati come l'anno scorso con la Juve, uno ci può rimanere male. La differenza è questa: con la Juve ci sono stati tre mesi di tira e molla, con la Fiorentina in tre giorni e si è chiuso tutto. Argomento Juve chiuso del tutto, orgoglioso della scelta di Firenze."

Sulla Nazionale: "Se non mi infortunavo sarei stato nei 33 pre-convocati. Non so se sarei andato al mondiale però... L'anno scorso è stato un anno particolare, pazienza. Quest'anno sarà diverso"..

Ancora sullo schieramento tattico e su Asamoha dell'Udinese, obiettivo viola: "Asamoah può giocare con qualunque squadra. Tatticamente il mister sta provando diverse cose, mi piace, va tutto bene."

Sulla rivalità con la Juventus: "Appena sono arrivato mi hanno chiesto subito se ero "gobbo". Mi sono guardato dietro...e non mi sembrava (ride ndr.)  Capisco l'importanza  della rivalità, ma dobbiamo puntare a tutte le partite. Meglio perdere con la Juve ed andare in Champions League".

Fiorentina squadra troppo offensiva?: "Se vi dico Xavi, Iniesta, Messi, Ronaldo...i più grandi giocatori del mondo...se tutti tornano e danno una mano non ci sono problemi. La Spagna ha vinto un mondiale così, il barcellona è un modello, noi ci stiamo lavorando."

Ancora sugli obiettivi futuri: "Vediamo, non ci precludiamo niente. Ai tifosi promettiamo il massimo dell'impegno. Poi se sarà terzo, quarto posto o altro, vediamo. Noi ce la metteremo tutta."