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28.03.2012 11:00 di  Simone Bernabei   vedi letture
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© foto di Federico De Luca

La ritrovata verve di Marchionni e Vargas, la solidità e la grinta messa in mostra da Behrami e Montolivo e la condizione che non può far altro che migliorare di Amauri e Jovetic hanno portato Delio Rossi a confermare il modulo 4-4-2, uno schieramento che a Genova è sembrato dare le giuste garanzie. In mattinata il tecnico gigliato concentrerà gli esercizi di due sessioni di lavoro in una sola, visto che nel pomeriggio presenzierà a Casette d'Ete al funerale del padre di Diego ed Andrea Della Valle, il signor Dorino. Assieme a lui, oltre alla dirigenza al gran completo, ci saranno anche Gamberini e Jovetic, rispettivamente capitano e vice capitano.
Allenamento pomeridiano, dunque, cancellato e pomeriggio libero per i calciatori. Ma già da domani, Rossi tornerà a pensare solo ed esclusivamente alla partita col Chievo. Vincerla significherebbe allontanare quasi definitivamente lo spettro retrocessione, perderla invece affosserebbe la squadra, psicologicamente e dal punto di vista della classifica. Un pareggio saprebbe tanto di contentino, poco utile alla classifica, un po’ come il 2-2-di Genova. Per cercare i 3 punti, quindi, Rossi punterà nuovamente sul 4-4-2 dopo aver girovagato nel mondo dei numeri per almeno 4 mesi (4-3-3, 4-3-1-2, 4-4-1-1, 3-5-2…) alla ricerca di un’identità ben definita.

Forse ci siamo, e la trasferta in terra ligure pare aver dato alcune certezze in più a Rossi: basta cambiare moduli in continuazione, da ora in avanti spazio al 4-4-2, quello preferito dai giocatori nonché quello che dà più sicurezze ad una squadra che difende male e attacca peggio. Dentro gli stessi interpreti di Marassi. Marchionni con buone probabilità sarà nuovamente della partita, così come Vargas, uno che se gioca ai suoi livelli diventa imprescindibile per la prevedibile Fiorentina di quest’anno.
Certo dispiace per i vari Nastasic, Camporese, Salifu ed Acosty, ma il futuro è dalla loro parte, ed il presente ha bisogno di granitiche certezze. Quelle che, per motivi fisiologici, i ragazzi non possono garantire. Largo ai senatori, quindi, e largo alla loro esperienza contro il Chievo. Se poi dovessero arrivare i 3 punti le possibilità di salvezza salirebbero al pari di quelle di vedere di nuovo in campo qualche classe ’92 o ’93.