CON IL CONTAGOCCE
No, non potrà comunque esserci continuità. Se c'è una certezza che contraddistingue i tempi attuali in casa viola è quella legata alla rottura tra tecnico e società. Non c'è stata condivisione in passato (o, come minimo, da gennaio scorso in poi), non c'è condivisione sul presente, e non c'è nemmeno un minimo slancio che possa dare continuità al futuro.
Perchè se Chiesa e Bernardeschi erano già ben inseriti nei meccanismi viola nonostante la giovane età, non si registrano altri esordi o altri debutti in prima squadra. Sotto questo profilo gli esperimenti di Sousa si sono interrotti dopo l'ingresso a sorpresa di Joshua Perez a San Siro. Ma nemmeno sui volti nuovi, a prescindere dall'età, sembra esserci troppa condivisione.
Perchè Sportiello, dopo le due gare giocate per infortunio del rivale, ha lasciato spazio a Tatarusanu (che ha alzato il proprio rendimento) e perchè Saponara è stato di fatto usato con il contagocce. Il primo gol in maglia viola, la voglia di cominciare bene una nuova avventura e l'entusiasmo che ai compagni necessariamente manca, sono tutti fattori risultati insufficienti per ritagliarsi, subito, uno spazio da titolare.
Anche nell'ultima gara, contro il Bologna, Sousa ha deciso di inserirlo soltanto nella ripresa, ribadendo una gestione molto oculata nonostante i problemi alla caviglia siano ormai superati. Che possa essere l'ennesima ripicca per un mercato invernale nel quale, invece del tanto atteso difensore, sono arrivati un portiere e un trequartista non è dato saperlo. Ma, certamente, se qualcuno si augurava che già ora si potesse provare a seminare il futuro (magari cominciando a valutare l'inserimento di Saponara) dovrà mettersi l'anima in pace e probabilmente attendere soltanto la nuova stagione. E un nuovo tecnico.