COGNIGNI, Inscindibile legame tra Viola e Firenze
Mario Cognigni, presidente esecutivo della Fiorentina, ha parlato in Palazzo Vecchio al convegno organizzato da 'Estra per lo sport'. Ecco il suo intervento dove ha raccontato l'esperienza viola: "Ringrazio Estra per l'invito, con il presidente Francesco parliamo spesso della collaborazione che deve nascere affinché le attività agonistiche portino anche alla socializzazione. Quando noi lanciamo un pallone un mezzo a un gruppo di ragazzi non dobbiamo dire cosa fare, dobbiamo sfruttare la loro spontaneità visto che iniziano tutti a giocare. Davanti a un pallone non ci sono diversità di genere. Il primo che tocca il pallone dà inizio alla magia e al talento. Il calcio è maestro di vita, crea un insegnamento, l'importanza di passare il pallone è sintomo di generosità, quello di sacrificarsi per gli altri fa capire l'importanza del gruppo e non del singolo. L'importanza anche di superare una sconfitta, è importante quanto una vittoria. Esempi ne abbiamo tantissimi, vincere e rimanere equilibrati è un altro grande insegnamento. Il rapporto tra una squadra di calcio e una città non è un filo rosso che la unisce ma un cordone ombelicale. Quando una squadra partecipa a un campionato come la Serie A diventa tutto più bello e complicato. E' un intrecciarsi continuo. Quando andiamo in giro rappresentiamo un'intera città, le sue aspettative. Il colore viola che ci onoriamo di rappresentare in Italia e in Europa rappresenta tutta la città. Una città dove siamo arrivati ormai da quindici anni, abiamo raccolto una eredità pesante perché la squadra per questa città è un qualcosa di 'innaturale', bellissimo e coinvolgente.
Siamo arrivati che non c'era nulla, senza palloni e maglie, quindi abbiamo dovuto ricominciare da capo. I primi anni abbiamo cercato di puntare a quello che era l'obiettivo principale, ovvero sul palcoscenico di Serie A e quello europeo. Facendo questo abbiamo inevitabilmente fatto passare in secondo piano quello che abbiamo portato avanti negli ultimi cinque anni, ovvero il settore giovanile e lo sviluppo e la crescita che potesse rappresentare una filosofia. Il rapporto con la città è un coinvolgimento costante, siamo in contatto costante con le istituzioni, le organizzazioni, 200 aziende del territorio e i tifosi. Una squadra di calcio non può essere scissa rispetto al territorio, deve essere coinvolgente. Da quest'anno abbiamo fatto in modo che i quartieri di Firenze attraverso i colori della città. Vogliamo fare in modo che il coinvolgimento sia sempre maggiore, a 360°. Ci saranno anche altre iniziative. Abbiamo la volontà di allargare il nostro raggio d'azione per coinvolgere sempre di più il mondo giovanile. Lo abbiamo fatto unendoci con gli Scolopi, con una partnership che permettesse ai nostri ragazzi di iniziare gli studi in un liceo così prestigioso per permettergli di continuare la vita professionale anche al di là del calcio. Stiamo cercando degli spazi per poter far sì che la nostra struttura si organizzi in maniera sempre più importnate creando degli spazi di crescita con un centro sportivo per il settore giovanile, una cosa ben più semplice della realizzazione di uno stadio (ride). Questo perché oggi stiamo vivendo una crescita in spazi non razionali. Abbiamo tanti campi in giro per la città, ma vogliamo concentrare tutto in una sola area e il Cda ha votato a favore di questo investimento importante. La squadra non è del proprietario o dell'azionista di maggioranza, ma è e restare sempre una parte inscindibile con la città che rappresenta".