CHIESA E KALINIC OK, LA DIFESA NON TIENE. GLI ESPERIMENTI DI PAULO SOUSA NON PAGANO

19.02.2017 22:44 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
CHIESA E KALINIC OK, LA DIFESA NON TIENE. GLI ESPERIMENTI DI PAULO SOUSA NON PAGANO
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© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS

TATARUSANU – Non ha il tempo di riscaldarsi perchè Kucka lo beffa di testa sul primo gol rossonero. Anche il tiro di Deulofeu sembra difficilmente parabile mentre ci mette del suo nel deviare sul palo il tiro di Pasalic. Nel finale salva ancora alla disperata. In poche parole fa quel che può, e anche di più, 6,5.

SANCHEZ – Palesa nei primi minuti qualche difficoltà su Deulofeu, e intorno alla mezz'ora la sensazione è la stessa. Ben imbeccato da Borja Valero, nella ripresa, si mangia il gol del 2-2. Tentennante, 5,5

RODRIGUEZ – Un pallone regalato appena davanti alla sua area e la corresponsabilità del primo gol con Astori. Ma soprattutto troppo spazio sul raddoppio di Deulofeu. Di testa manda alto sugli sviluppi di un corner, mentre nel secondo tempo soffre meno e nel finale chiude degnamente Bacca. Ma dopo due buone prove oggi fa un passo indietro, 5,5.

ASTORI – Bene di testa sulla prima iniziativa da destra di Suso, non altrettanto quando si fa anticipare da Kucka sul gol del Milan. Si riscatta poco dopo chiudendo ancora su Suso. Nel finale è provvidenziale a sbrogliare una bruttissima situazione ma nella valutazione pesa l'errore sul primo gol, 5,5.

CHIESA – Tiene in campo un bel lancio di Vecino nell'azione che porta al tiro Borja Valero, ma soprattutto offre un gran bell'assist a Kalinic per il gol dell'uno a uno. Si riaccende nella ripresa con un paio di tiri-cross apprezzabili. Lotta come un leone, 6,5.

Dal 25'st TELLO – In contropiede, a cinque dalla fine, Donnarumma lo stoppa a metà campo. Era l'unica occasione buona, 5,5.

BORJA VALERO – Torna qualche metro più indietro rispetto alle ultime due partite e dopo una decina di minuti impegna Donnarumma che manda in corner. Si fa apprezzare anche nel ripiegamento difensivo ma perde il pallone che manda Deulofeu al gol. Sanchez spreca malamente un suo assist pregevole. Al solito sembra girare meglio più arretrato, 6.

VECINO – Suo il primo tentativo a rete facilmente bloccato da Donnarumma. Sempre nel vivo del gioco favorisce più di una ripartenza. S'innervosisce per il fallo di Gomez su Kalinic e viene ammonito con conseguente squalifica in arrivo. Combattente, 6.

SALCEDO – Dirottato a sinistra di fatto affronta Suso, ma il primo pericolo arriva a causa di Abate. Prova anche la conclusione, deviata, su apertura di Ilicic. E' tempista in area poco prima dell'intervallo, ma anche ingenuo nel rimediare il giallo su Suso. Grave, nel finale, il pallone regala al Milan che per poco non trova il terzo gol. Spaesato, 5.

CRISTOFORO – Nonostante un buon avvio dei suoi compagni è quello che si vede meno. La valutazione vale più o meno per tutto il resto di una gara che resta costantemente anonima, 5.

Dal 25'st BADELJ – Palleggio e poco altro nei venti minuti finali che non cambiano volto alla partita, 6.

ILICIC – Due minuti sul cronometro e ci prova da fuori area alzando troppo la mira, un po' più tardi libera bene Salcedo in area di rigore. Spreca malamente una punizione da buonissima posizione nel secondo tempo. Esce a dieci dalla fine chiudendo una serata moscia, 5.

Dal 35'st SAPONARA – S.v.

KALINIC – Sbuca nel punto giusto al momento giusto regalando il pareggio alla Fiorentina. Più di un dubbio sul cartellino giallo quando Gomez lo stende praticamente da ultimo uomo. A San Siro si esalta e trova spesso la via del gol, un cecchino, 6,5.

SOUSA – Più di una sorpresa nell'undici iniziale. Torna Salcedo dall'inizio, ma dirottato a sinistra, mentre dietro a Kalinic c'è Ilicic accanto a Cristoforo. A destra, con Chiesa al rientro, c'è ancora Sanchez in versione difensore. L'avvio è divertente ed equilibrato, i viola arrivano al tiro con Vecino e Borja Valero poi si fanno trafiggere da Kucka con una difesa a zona che non funziona. Qualche minuto e Kalinic trova il pari su assist di Chiesa, ma il Milan passa ancora con Deulofeu. I suoi soffrono, soprattutto dietro dove i centrali ballano e gli esterni sono regolarmente superati, ma arrivano all'intervallo limitando il passivo. Ritarda le sostituzioni nella ripresa e i problemi del primo tempo restano gli stessi, poi richiama Chiesa (il migliore fino a quel momento) e Cristoforo per Tello e Badelj. Poi, a dieci dalla fine, richiama Ilicic e manda dentro Saponara. La sconfitta pesa in ottica Europa League, e dato il valore della sfida certi esperimenti si rivelano troppo azzardati. Al netto dei limiti strutturali della difesa, portare in panchina tre terzini e rimescolare continuamente ruoli e posizioni di certo non ha pagato, 5.