CHI VUOL ESSERE ABBONATO?

06.07.2011 16:30 di  Tommaso Loreto   vedi letture
CHI VUOL ESSERE ABBONATO?
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Primi sussulti in casa viola. Con il comunicato pubblicato oggi, la Fiorentina ufficializza la prossima campagna abbonamenti. Nessun aumento, la decisione probabilmente più piacevole per i tifosi viola, e una larga scala di diverse opzioni per sottoscrivere la miglior formula possibile. Non solo. Ma anche il giusto premio per coloro che decideranno di far valere la prelazione sul proprio attuale posto, con gadget che vanno dal casco della Fiorentina (per gli abbonati di tribuna) al minimouse viola (per i curvaioli, di Fiesole o Ferrovia). E, ancora, una campagna pubblicitaria sugli abbonamenti alla prossima stagione che presto farà il giro del web, Firenzeviola.it inclusa.

Scelte di buonsenso, in altri termini, quelle che arrivano dal Viale Fanti. Perché poi, al di là del momento e dell'atmosfera che regna in città, prima di tutto è necessario provare a non disperdere ulteriormente quel risicato patrimonio di spettatori che la Fiorentina ha comunque avuto nell'ultima stagione. Poco più di 16.000 abbonamenti, il dato dello scorso anno, da provare a difendere con le unghie per rendere il "Franchi" meno desolante di quanto visto nell'ultima annata.

Operazione, quella di chiamare a raccolta i tifosi, che per il momento resta però ostica. Perché poi, alla fine, sarà soprattutto il mercato a stimolare la tifoseria ed evidentemente anche quegli atteggiamenti che il popolo viola ormai chiede da tempo. Andrea Della Valle potrebbe arrivare in città presto, per presentare nuove figure nell'organigramma societario (in particolare nell'area della comunicazione) e magari tornare su quel "Patto con i tifosi" che a tutt'oggi resta abbastanza fumoso.

Ma è indubbio che, attualmente, prevedere una partenza al rallentatore sia alquanto scontato. A Corvino, in primo luogo, e alla società, successivamente, il compito di provare a invertire una tendenza sempre più pericolosa, e sempre più dispersa a macchia d'olio anche nel resto delle piazze italiane. Cioè quella di non andare più allo stadio.