CAVALLI DI RITORNO
Il nome probabilmente non è di quelli altisonanti, capaci di scaldare il cuore ad un’intera tifoseria. Sta di fatto che sul conto di Pierluigi Gollini la Fiorentina ha messo le mani eccome. E questo già da tempo, quando ancora alla guida del comparto sportivo viola c’era Daniele Pradè. L’obiettivo dei gigliati (soprattutto di Pantaleo Corvino) è semplice: garantire a Paulo Sousa un affidabile vice-Tatarusanu che vada a sopperire alle partenze di Luigi Sepe e soprattutto di Luca Lezzerini, che questa estate andrà (finalmente) a fare esperienza lontano da Firenze, dopo aver assaporato nel corso di questa stagione il brivido dei primi minuti in Serie A.
Su Gollini del resto, il tecnico portoghese aveva già da tempo dato il suo assenso (ribadito peraltro due giorni fa nel faccia a faccia di Lisbona con il “Corvo”), dato che Sousa ha seguito con molta attenzione la stagione dell’estremo difensore bolognese, che è riuscito a mettersi in luce all’interno della disastrosa stagione dell’Hellas Verona, culminata con la retrocessione in Serie B come fanalino di coda. Ecco perché nei prossimi giorni è verosimile credere che ci possa essere l’accelerata decisiva per riportare in maglia viola Gollini, lui che la casacca gigliata l’aveva già vestita nella stagione 2010-2011 negli Allievi Nazionali, prima di un addio con destinazione Manchester United non senza polemiche (da parte proprio dell’attuale dg viola).
Giuseppe Riso, l’agente di “Piergollo” - così chiamato da tutti quelli che lo conoscono -, ha già in programma un incontro con Corvino (i due si sono sentiti nelle scorse ore) per parlare sia del portierino sia del rinnovo di Leonardo Capezzi e non è dunque escluso che novità importanti possano già esserci nelle prossime ore. Il ritorno di Gollini oltre tutto sarebbe importante per la Fiorentina anche perché permetterebbe ai viola di andare ad ampliare la propria “colonia italiana”, determinante ai fini della compilazione della rosa definitiva in virtù delle nuove norme volute dalla Lega (è bene sottolineare che Gollini non potrebbe far parte della categoria dei giovani cresciuti nel vivaio in quanto ha militato solo per un anno in maglia viola quando era nel vivaio gigliato).