C'ERA UNA VOLTA LA RIVOLUZIONE
Un rivoluzionario ed un conservatore. Non parliamo di politica in questo caso, ma di allenatori, nel dettaglio di Montella ed Allegri. Il tecnico della Juventus, è sempre stato uno dalle idee molto chiare. La sua difesa a quattro, il modo di attaccare, la qualità in mezzo al campo: tutti dettagli che hanno sempre contraddistinto il suo modo di allenare, tanto da arrivare anche allo scontro con il suo ex patron Silvio Berlusconi. Un conservatore della tattica insomma, tanto che dopo un periodo di assestamento fisiologico in bianconero, aveva trasportato le sue idee anche nel vecchio spogliatoio di Antonio Conte.
Montella invece, pur dichiarandosi allenatore a cui non piace cambiare, ha sempre cambiato molto. Una rivoluzione continua, sia degli uomini che degli schemi. Prima della partita e soprattutto durante la partita. Una caratteristica dettata anche dalla qualità della squadra e dal bisogno che ha sempre avuto visto la lunga lista di infortunati. Un modo rivoluzionario di vedere il calcio, dove gli schemi li fanno gli uomini che hai a disposizione e dove un centimetro può fare la differenza tra il giocare bene e giocare male.
Ecco, oggi potrebbero scambiarsi i ruoli. Infatti, leggendo le parole in conferenza stampa e le probabili formazioni, Allegri si è messo in testa di trasformarsi in rivoluzionario con vista Champions, mentre Montella ha l'intenzione di confermare per la terza volta consecutiva l'assetto e gli uomini che hanno battuto Verona e Cagliari. Una modifica dettata da tanti fattori, che fa pensare a come cambiano le cose nel corso di una stagione. Allegri dopo aver riacquistato sicurezza grazie ai risultati, adesso appare quasi spregiudicato, con l'idea di mandare in campo metà squadra composta da riserve con un attacco guidato sì da Llorente, ma anche dal giovanissimo e inesperto Coman. Niente Tevez, niente Morata. Montella dal canto suo spera di aver trovato la giusta quadra e di poter dimostrare realmente di essere un allenatore che bada al sodo confermando un'ossatura fissa composta da 8-9 giocatori e qualche altro a girare.
Stasera sarà l'ennesima riprova per entrambi i tecnici. Una sfida dai molteplici sapori. Una vittoria che potrebbe cambiare il corso di un intero campionato, sia per la Fiorentina, che per la Juventus.