BANCHI DI PROVA

19.10.2011 00:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
BANCHI DI PROVA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Contro il Catania non sarà certamente l'ultima spiagga, ma molto più probabilmente si tratterà di un ennesimo banco di prova. Per la Fiorentina, ovvio, per il suo tecnico, altrettanto ovvio, e anche per alcuni singoli. Non sono pochi, in casa viola, in attesa di riscatto, e l'anticipo di sabato potrebbe rappresentare quantomeno una buona occasione da provare a prendere al volo. Per Mihajlovic, certo, anche e soprattutto dopo la gara di Cesena, ma non solo.

Prendete Vargas. Completamente spompo nella partita contro la Lazio il peruviano si è ritrovato escluso per motivi disciplinari. Colpa di un'uscita di troppo che, dopo il giro della città, ha fatto anche quello dello spogliatoio. Un allenamento in solitaria mentre i compagni pareggiavano contro Mutu e una settimana nuova per provare a convincere Mihajlovic che la lezione è servita. E che, in campo, tornerà il vero Vargas, e non il fratello svogliato.

Poi c'è Montolivo. E se, da sempre, Firenze si è divisa sul suo ex capitano, figuriamoci oggi. Al di là delle posizioni, però, quel che resta sono le timide prestazioni del centrocampista di Caravaggio. Ben lontane dalle belle figure collezionate in azzurro alla corte di Prandelli. Colpa delle future aspirazioni, o delle motivazioni, o ancora di un gioco più fluido in Nazionale che non in viola, poco cambia. Serve un Montolivo diverso, più deciso, concreto, determinato, altrimenti tanto vale faccia compagnia a Vargas, quando il peruviano decide di tirar tardi il venerdì sera.

E infine c'è anche Santiago Silva. Dopo annate spese a domandarsi chi fossero i vice-Gilardino, senza grosse e confortanti risposte che si trattasse di Castillo, Keirrison o Babacar, la Fiorentina ha puntato su un bomber esperto. Che se in Europa non ha lasciato il segno, in Argentina, è reduce da annate da cecchino. Fino a oggi, anche per lui, le note di merito sono state pochine. Ma, rispetto ai due compagni, è sicuramente quello più giustificato. Fosse solo per il necessario tempo d'inserimento. Tempo di esami, dunque, a cominciare da sabato pomeriggio. Per il tecnico, certo, ma anche per i suoi uomini.