ANCORA POCO E LA FIORENTINA PRENDERA' IL VOLO

01.10.2008 14:30 di  Matteo Magrini   vedi letture
ANCORA POCO E LA FIORENTINA PRENDERA' IL VOLO
FirenzeViola.it

"Sono molto soddisfatto perchè abbiamo saputo soffrire e siamo riusciti a non subire goal, che è sempre molto importante. Abbiamo giocato con uno spirito vero, da squadra. Il gioco? Su queste basi si può lavorare, il gioco si può sempre migliorare". Parole di Cesare Prandelli. La Fiorentina, effettivamente, stenta e non poco sul piano della manovra. E' lenta, scolastica, spesso incapace di cambiare ritmo alla gara. Ed ecco le difficoltà nello sbloccare il risultato quando le squadre si difendono. Ma qual è il problema? Appare sempre più evidente che sia una questione fisica.

 

 

 

Il primo tempo di ieri ne è la chiara dimostrazione. Un esempio: Vargas. Il terzino peruviano si è fatto trovare più di una volta nella posizione giusta, in fase offensiva, attaccava la fascia con il tempo corretto, accompagnava bene la manovra. Una volta ricevuto il pallone però, non è mai riuscito a saltare l'uomo, a liberarsi per arrivare sul fondo e crossare. Lento, pesante, macchinoso, lontano parente dell'esterno travolgente ammirato a Catania. Ma anche Felipe Melo, spesso uno dei più positivi in questo inizio di stagione, appare un giocatore diverso rispetto a quello del preliminare. Nella gara di andata con lo Slavia il brasiliano fu assolutamente incontenibile, ma non solo, aveva anche la lucidità per impostare l'azione, giocando anche in verticale e non solo per vie orizzontali come in queste ultime apparizioni. Ma sono tanti i calciatori che appaiono appesantiti, imballati, come se avessero da poco terminato la preparazione, come se stessimo affrontando le prime amichevoli estive e non il campionato e la Champions.

 

 

Eccolo il punto. Se andiamo ad analizzare proprio le gare del preliminare, ci si può accorgere che la Fiorentina, un mese fa, era molto più in palla di adesso. Lo stesso Mutu, ora lontano anni luce dalla migliore condizione, era decisamente più brillante, riusciva a saltere l'uomo, cosa che ora come ora appare un miraggio. La sensazione è che lo staff tecnico viola abbia optato per un tipo di preparazione molto particolare, doppio. Spesso infatti, le squadre impegnate nel prelimiare di Champions, o nell'Intertoto, partono a mille, nei primi mesi della stagione, per poi crollare nella parte centrale e finale. Cesare Prandelli lo sapeva, ecosì i suoi uomini. Ecco che probabilmente hanno deciso, sapientemente, di impostare un doppio programma di lavoro: uno mirato  al doppio impegno con lo Slavia, ed  uno programmato per il resto della stagione.

 


Quante volte, in queste settimane, abbiamo sentito il presidente Andrea Della Valle dire: "Tranquilli, siamo ancora lontani dal topo della forma, dobbiamo avere la pazienza di aspettare qualche settimana"? Tanta, tantissime. Le stesse parole di ieri di Prandelli sonon rassicuranti. Il mister aveva il volto essenzialmente rilassato. Ha ritrovato lo spirito che mancava, la voglia da parte dei suoi ragazzi di sudare. Ed ora è tranquillo. Sa che, se tutto va secondo le aspettative sue e dei suoi collaboratori, nel giro di qualche partita i viola cominceranno a volare, ed allora sarà tutto più facile: Melo incomincerà a verticalizzare, Montolivo diventerà quel leader che tutti aspettano, Mutu tornerà il fenomeno e Vargas si ricorderà cosa vuol dire crossare. Ci vuole pazienza, Firenze. La voglia di vincere è giustamente tanta. Ma c'è una garanzia, che deve dare serenità: Cesare Prandelli ed il suo staff. Lasciamoli lavorare, perchè sono loro il segreto dei successi viola.