AL PUNTO DI PARTENZA
E' un parallelo che la Fiorentina si augurava di non realizzare. Usciti da una settimana a tinte nerazzurre i viola si ritrovano con la miseria di un punto e una qualificazione alla finale di Coppa Italia da giocarsi in trasferta dopo un pari interno. Non un gran bottino, tanto più per un gruppo che si è dato come primo obiettivo quello di migliorarsi rispetto alla passata stagione. Invece è proprio il risultato in termini di classifica (quota 36 dopo 26 giornate, appena +1 rispetto all'ultima stagione con identica decima posizione dietro alle varie Samp, Torino e Atalanta) che oggi inchioda la Fiorentina al parallelo di cui sopra, seppure l'aver raggiunto la penultima fermata in Coppa Italia rappresenti già un piccolo passi in avanti.
Il confronto però si fa preoccupante se si considera che proprio alla ventiseiesima giornata dello scorso campionato arrivò la prima di sei vittorie consecutive. Contro il Benevento dopo la tragica scomparsa di Astori. Quella Fiorentina a pezzi per la perdita del suo capitano seppe vincere una striscia importantissima di partite reagendo nel nome di Davide, ma alla lunga si ritrovò suo malgrado costretta a rallentare anche per il calendario. Peraltro i viola, dopo la Lazio, devono ancora affrontare big come Juve, Quasi un monito su quanto in salita possa essere la strada da qui alla fine della stagione.
Insomma a ripensare a quanto avvenuto l'anno scorso nemmeno un filotto di risultati potrebbe garantire la tanto attesa quota Europa League, proprio perché alla lunga i cinque punti attualmente di svantaggio potrebbero diventare un ostacolo insuperabile. Oggi la squadra di Pioli riparte certamente da un momento diverso rispetto al terribile marzo 2018, ma è un po' come se si ritrovasse al punto di partenza nei confronti dell'obiettivo di migliorarsi. Fin troppo distaccata da quel traguardo europeo che manca da parecchio tempo.