ADEUS NORBERTO!

25.05.2015 11:00 di  Giacomo Iacobellis  Twitter:    vedi letture
ADEUS NORBERTO!
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© foto di Federico De Luca

Palermo-Fiorentina del 24 maggio 2015 non verrà ricordata solamente come l'ultima di Paulo Dybala dinanzi ai tifosi rosanero, ma anche come l'ultima in maglia gigliata di Norberto Murara Neto, destinato molto probabilmente a vestire la medesima casacca dell'argentino, quella della Juventus. Con l'ammonizione rimediata al “Barbera” (che lo costringerà a saltare la sfida di chiusura della Serie A col Chievo Verona) si è chiuso un quadriennio viola fatto di lacrime e sorrisi, di luci e di ombre, di applausi e di contestazioni, ricco insomma di tantissimi colpi di scena. 

Quattro stagioni e mezzo a dir poco intense quelle vissute da Neto a Firenze. Portato all'ombra del Duomo nel gennaio 2011 da Pantaleo Corvino per una cifra intorno ai 3 milioni di euro, l'ex Atlético Paranaense resta ai margini per un anno e mezzo, prima di giocarsi il posto con Emiliano Viviano nel 2012-2013. E' però nella stagione 2013-2014 che il brasiliano conquista le prime pagine dei giornali a suon di prestazioni convincenti. “Neto sarà il portiere del presente e del futuro della Fiorentina”: questo quanto trapela la scorsa estate, ma il rinnovo di contratto del giocatore (in scadenza nel giugno 2015) non arriva e dai proclami e le dichiarazioni d'amore si passa in breve tempo a uno strappo che appare irricucibile.

“ACF Fiorentina comunica che in data odierna (3 gennaio 2015, ndr), attraverso i suoi rappresentanti il calciatore Norberto Murara Neto, ha ufficialmente comunicato di non voler prolungare il rapporto con la Fiorentina e di ritenere definitivamente conclusa la sua esperienza professionale con il Club. Il calciatore, ha anche precisato che non si tratta di una decisione riconducibile all'aspetto economico, ma della volontà di decidere autonomamente per il suo futuro”. Gioca Tatarusanu: dall'alto arriva un preciso diktat e dalla trasferta di Parma il trend tra i pali cambia. Sembra l'epilogo dell'avventura di Neto a Firenze col mercato aperto e l'ipotesi cessione immediata presa seriamente in considerazione da Pradè e Macia per non perdere a parametro 0 uno dei pilastri della Fiorentina di Montella, ma non è ancora tempo di saluti il problema alla schiena del portiere rumeno, il 26 febbraio, regala al classe '89 di Araxá un'occasione inaspettata quanto preziosa in Europa League contro il Tottenham . 

Neto risponde alla grande e si riprende stabilmente i guantoni da titolare. Da quel momento in poi, infatti, il numero 1 non rimette più piede in panchina, contribuendo al cammino in campionato e in coppa dei viola in maniera tanto decisiva che a Firenze in molti si dicono addirittura disposti a dimenticare l'imminente tradimento, illudendosi romanticamente di vederlo difendere i colori gigliati ancora per tanto altro tempo.

Tutto troppo bello per essere vero, perché l'ultima immagine di Neto con la maglia della Fiorentina rischia di essere purtroppo un'altra: quel dito indice posto davanti alla bocca per zittire i fischi successivi all'eliminazione dall'Europa League dello stesso stadio che lo ha fatto diventare "grande", aprendogli anche le porte della Nazionale brasiliana...

Adeus Norberto!