ACCADDE OGGI, 30 anni fa Italia Campione in Spagna
Sono le 21,50 di domenica 11 luglio 1982. A Madrid la serata scorre tiepida, e sul prato del "Santiago Bernabeu" Italia e Germania si stanno giocando gli ultimi spiccioli della finale mondiale. Causio (subentrato da pochi minuti ad Altobelli) tocca per Scirea, da Scirea a Bergomi, da Bergomi a... Non c'è più tempo, l'arbitro brasiliano Coelho raccoglie il pallone e lo alza al cielo. L'Italia di Bearzot batte la Germania per 3-1, ed è campione per la terza volta. Eh già, chi l'avrebbe mai detto: l'italietta del pallone, scossa appena due anni prima dallo scandalo del calcio scommesse, che sale sul tetto del mondo. Nonostante critiche spesso preconcette, nonostante il primo, storico silenzio stampa, nonostante un girone di qualificazione che non lasciava presagire niente di buono. E invece, a distanza di 44 anni dal mondiale vinto in Francia nel '38, gli azzurri si laureano ancora campioni. Contro tutto e contro tutti. "Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo" urla felice Nando Martellini, "ormai non ci riprendono più" profetizza il presidente Pertini al terzo gol di Altobelli. In campo 11 ragazzi vestiti d'azzurro piangono, si abbracciano, portano in trionfo Enzo Bearzot. Per molti di loro, il "vecio" è stato più di un padre.
LE DUE FACCE DELL'ITALIA - Gli azzurri vengono inseriti nel gruppo 1 insieme a Polonia, Perù e Camerun. L'esordio si disputa a Vigo lunedì 14 giugno contro la Polonia. Scendono in campo Zoff, Gentile, Cabrini, Marini, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Antognoni, Graziani. Finisce 0-0 (traversa di Tardelli a metà ripresa) e tutto sommato non è andata male. Certamente peggio (nel gioco, più che nel risultato) andrà 4 giorni dopo contro il Perù: 1-1, non basta il gran gol di Bruno Conti. Idem con patate nella terza e decisiva partita contro il Camerun (ancora un 1-1, rete di Graziani al 61') e qualificazione ottenuta per un gol solo in più degli africani. Non c'è molto da stare allegri, anche perchè nel secondo gironcino ci tocca il Brasile di Zico e l'Argentina di Maradona. Si qualifica per le semifinali la prima classificata, e praticamente siamo già con un piede sull'aereo per il ritorno. E invece l'Italia mostra l'altra faccia della medaglia. Bearzot cambia Marini con Oriali, e si continua a puntare su un Paolo Rossi inesistente fino a quel momento. Pronti via ed è subito un 2-1 sorprendente sui campioni in carica dell'Argentina. Tardelli e Cabrini i goleador. Intanto il Brasile (apparso subito di un altro pianeta) maramaldeggia per 3-1 sulla stessa Argentina, e tutto è rimandato allo scontro diretto. Il 5 luglio al Sarrià di Barcellona l'Italia deve vincere a tutti i costi, al Brasile basta anche un pareggio. E l'Italia vince. E' il giorno di Paolo Rossi che sfodera una prestazione memorabile (tripletta per lui al 5', 25', e 74'), di Zoff che al 90' salva miracolosamente su un colpo di testa di Oscar. Italia-Brasile 3-2 come Italia-Germania 4-3 a Mexico '70... partite irripetibili, consegnate alla storia. In entrambi i casi abbiamo vinto noi.
IN TRIONFO - Adesso l'Italia diventa di colpo la favorita. In semifinale la Polonia (toh, chi si rivede...) viene sconfitta 2-0 quasi in scioltezza. Doppietta di Rossi ed infortunio per Antognoni che salterà la finale. Nell'altra semifinale la Germania batte la Francia ai rigori e ci da appuntamento per la finalissima dell'11 luglio. Ancora un cambio per gli azzurri, stavolta obbligato: Bergomi (già ottimo sostituto dello squalificato Gentile in semifinale) prende il posto di Antognoni. Per il resto tutto invariato... compresi spirito e determinazione. La partita è senza storia, Cabrini prova a ravvivarla sprecando un rigore a metà primo tempo ma ci pensano Rossi al 57' (6° gol totale per Pablito e titolo di capocannoniere), Tardelli al 69', Altobelli all'81'. Il golletto di Breitner serve solo ad indorare la pillola. Fischia Coelho, Italia-Germania finisce 3-1, siamo campioni del mondo. La gente può riversarsi felice nelle strade e sventolare il tricolore.