LE FATICHE DI PEPITO, DA... MANETTI A SOUSA (VIDEO)
Pepito corre, suda, fatica. Tanti sacrifici, come sempre, per tornare protagonista. Il suo programma personalizzato prevede sedute di lavoro alternate: ogni giorno un allenamento col pallone e uno fisico, di potenziamento muscolare.
Il suo impatto con Paulo Sousa sembra buono. Pepito lo ha definito uno che "sa cosa ci vuole per vincere" (LEGGI QUI), il portoghese ha già capito che - incrociando le dita - lui è l'uomo attorno al quale costruire la nuova Fiorentina.
E così Rossi corre. Come oggi pomeriggio, quando i compagni lavoravano col pallone e lui se ne stava là, a fondo campo, a faticare per migliorare il tono muscolare, a correre per tornare in forma. Perché ogni volta Pepito deve rincorrere, come un bambino che vorrebbe giocare con gli amici e che invece deve starli a guardare, da lontano, mentre loro si divertono.
Stamani col pallone, stasera a faticare da solo col preparatore (il suo di fiducia, Luke Bongiorno, non è ancora qui a Moena: difficilmente arriverà). E a fine allenamento un breve colloquio con Paolo Manetti, il responsabile sanitario viola, quello dei report medici. Ma nel mezzo, fra una ripetuta l'altra, fra una smorfia e l'altra, c'è anche il tempo per un sorriso e per due chiacchiere con Sousa: come se il mister volesse rinfrancarlo, come se volesse dirgli "Dài, fra poco arriverà il tuo momento".