TORRICELLI, Pazzini non farà rimpiangere Toni
Tutti sono d’accordo nel sostenere che quest’anno la Fiorentina ha disputato un ottimo campionato. Se non ci fossero i 15 punti di penalizzazione sarebbe, per il secondo anno consecutivo, in zona Champion’s. I ragazzi di Prandelli hanno dimostrato di essere un’ottima squadra, che vive non solo dei “colpi” dei fuoriclasse, ma anche su una chiara organizzazione di gioco. Quindi, il primato della difesa meno battuta del campionato non è certo arrivato per caso, ma è la diretta conseguenza della solidità e, come già detto, della grande organizzazione di squadra, unita anche alle buone prestazioni dei singoli difensori. Abbiamo contattato telefonicamente un grande ex difensore viola: Moreno Torricelli. Una carriera a massimi livelli passata a correre e “fluidificare” sulla fascia destra, avanti e indietro tutta la partita, lui che aveva nella corsa e nell’agonismo le sue qualità migliori. Qualità che gli avevano permesso di fare il “grande balzo” dall’interregionale alla serie A, nonostante non fosse dotato di grande tecnica.
La Fiorentina ha la miglior difesa del campionato, il reparto più criticato della scorsa stagione si è rivelato il “migliore”. È sorpreso?
"No di certo, sono contento invece. Oltre ad essere un buon risultato, perché non era assolutamente facile ottenerlo, è una dimostrazione che le polemiche e i giudizi negativi attorno ad alcuni compenti della difesa erano sbagliati.
Si diceva che qualcuno non era “all’altezza”, questo primato cancella tutte le critiche".
Il prossimo anno quasi certamente Dainelli andrà via, Krouldrup forse; se lei fosse Corvino chi prenderebbe per sostituirli?
"Sinceramente non saprei proprio. Comunque sia, dei sostituti di buon livello che possano far continuare su questa strada la Fiorentina".
Invece per quanto riguarda il 'caso Toni', cosa ne pensa del suo addio? Chi prenderebbe come sostituto?
"Secondo me è stata una decisione già presa l’anno scorso, quando Luca e Diego Della Valle si erano parlati. Ha dato tanto per la Fiorentina, è rimasto anche in questo anno che, in partenza, si preannunciava tremendo… quindi, se ora vuole andare via, è giusto accontentarlo. Per rimpiazzarlo invece non prenderei nessuno, c’è Pazzini che non lo farà rimpiangere, ha già la maturità necessaria per essere un suo “degno erede".
Per concludere, lei gli ultimi anni di carriera li ha passati nell’Arezzo, che è oggi allenato da Antonio Conte, suo compagno di squadra per tanti anni nella Juventus di Marcello Lippi; riuscirà a salvarsi?
"Per quello che sta facendo vedere in queste ultime settimane credo di si. È in forma l’Arezzo, e se continua a giocare bene anche in queste ultime partite, si salverà di sicuro. O almeno, ci spero...".