TONI, In Germania è bello, ma che fatica col tedesco...
Fonte: gazzetta.it
Questa mattina Luca Toni è stato visitato dal medico del Bayern, il dottor Hans Wilhelm Müller-Wohlfahrt, per controllare le condizioni della contrattura alla coscia e la società ha fatto sapere che soltanto nel primo pomeriggio verrà reso noto se l'azzurro sarà disponibile per la partita dell'Italia contro la Francia. Toni ieri non ha giocato in Bundesliga ad Amburgo, ove il Bayern ha pareggiato 1-1, con un gol del rientrante Klose che lo sostituiva.
BAMBINI - Oggi il bisettimanale sportivo Kicker, che è un po' come la Gazzetta per la Germania, pubblica una lunga intervista con il centravanti, che traccia un primo bilancio molto positivo della sua avventura tedesca, pur senza sbilanciarsi in tema calcio: "Monaco è una città meravigliosa, sulla Bundesliga non posso dare giudizi, dopo quattro giornate è troppo presto. Ma in Germania un giocatore avverte meno pressione che in Italia. Qui è più bello, più aperto, l'allenamento è interdetto al pubblico solo una volta alla settimana, in Italia è il contrario, aperto una sola volta. Mi piace quando ci vengono anche le famiglie con i bambini".
UEFA - Quanto agli obiettivi sportivi, ovviamente il principale è vincere la coppa Uefa, dove il Bayern è chiaramente favorito.
E se dovesse incontrare in finale uno dei suoi ex club italiani, Fiorentina, Empoli o Palermo, Toni risponde senza esitazione di augurarsi i viola: "Quelli della Fiorentina sono miei ex colleghi e se saranno arrivati tanto avanti vorrà dire che avranno disputato una grande coppa Uefa".
NAZIONALE - E poi un'altra speranza: "Mi piacerebbe vincer la classifica dei cannonieri di Bundesliga". Quanto alle possibilità che la nazionale di Donadoni si qualifichi per gli Europei, Toni è ugualmente prudente, ma con tendenza all'ottimismo: "Abbiamo due partite difficili, contro Francia e Ucraina. Se le superiamo bene ci qualifichiamo". Infine, un'annotazione un po' scoraggiante sui suoi progressi con la lingua tedesca: "Ho preso giovedì scorso la mia prima lezione e non vedevo l'ora che fosse finita!".