SCONCERTI, Quasi inevitabile rinviare Fiore-Benevento
Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo sportivo, nel suo intervento a RMC Sport ha parlato così della scomparsa di Astori: "Personalmente sono rimasto colpito dai messaggi, dai tweet che lui ha ricevuto da centinaia di grandi giocatori sparsi nel mondo che forse nemmeno conosceva. Chi l'aveva conosciuto in campo internazionale come capitano della Fiorentina e giocatore della Nazionale aveva imparato a capire e apprezzare la diversità di questo ragazzo, che senza essere un eroe e un santo era veramente una persona perbene. Credo che Buffon con quella definizione nel suo messaggio lo abbia fotografato, Astori era veramente una persona perbene e questo aiutava ad essere perbene anche gli altri. Polemiche sul non giocare l'ultimo turno? Ieri non si è giocato perché la gente non aveva più voglia di giocare e la predisposizione a giocare. Il calcio è un grande circo e vive sotto lo stesso tendone, quando accadono sotto questo tendone delle cose assolutamente improvvise è chiaro che tutti si sentano toccati. Per un lungo momento tutti i giocatori sono coinvolti e si sentono proprio come se potesse toccare a loro da un momento all'altro. Non si è non giocato per onorare qualcuno ma per difendersi e normalizzare una situazione imprevista. Come si riparte? Credo sarebbe possibile pensare ad un rinvio della prossima partita perché è la settimana dei funerali e dell'elaborazione del lutto. Questa sarebbe una spiegazione tecnica e psicologica.
Una squadra è difficile che possa dare il meglio di sé stessa, ma è difficile anche chiederle di dare il meglio in una situazione di questo genere. Una partita di distacco alla squadra che ha subito il lutto credo sia quasi inevitabile. L'importante è che si rispetti il diritto ad un lutto. Un lutto assolutamente diverso, perché improvviso ed ingiustificato, ammesso che ci sia mai una giustificazione per questo tipo di cose".