SALCEDO, Il terzo messicano in A che ha già convinto

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L'osservatore sapiente si sofferma a scrutare minuziosamente un calciatore solo nel primo tempo. E' lì che gli schemi non saltano, che le idee precise s'intravedono. Che si mostrano all'occhio esperto movimenti, tagli, diagonali, passaggi, conclusioni. Nel secondo tempo c'è più la tenuta mentale, nei momenti di pressione, quando tatticamente c'è poco ma quando emotivamente si sposta tutto. Carlos Salcedo, ieri, ha passato il doppio esame. Titano di Guadalajara, è arrivato in modo inatteso a Firenze dal Chivas. In prestito, sì, ma ben più che con l'acquisto opzionato in estate.

Pantaleo Corvino ed il suo staff d'osservatori l'ha scovato in Messico, latitudini sì danarose ma solitamente lontane dal nostro pallone. Prima di lui solo Miguel Layun e Rafael Marquez, che nel nostro football hanno lasciato poca impronta di sè. La Fiorentina non ha mollato, pescando in Messico proprio Salcedo. Che ieri ha bagnato il debutto con un'ottima prestazione. Nel primo e nel secondo tempo, senza sbavature. Un bel modo di presentarsi, ad una piazza esigente come quella di Firenze.