SABATINI, Viola può vincere un trofeo. Sui brasiliani...
Il dirigente sportivo Walter Sabatini ha parlato così della Serie A. Questo il suo commento: "Vedo una fase finale di stagione bellissima. La lotta al quarto posto è serratissima. In generale il campionato italiano è stato entusiasmante. Le squadre italiane hanno dimostrato la loro forza anche in Europa. Sono orgoglioso della Serie A, non sono di quelli che apprezza gli altri campionati e dice che la Liga e la Premier sono meglio. Secondo me in Italia si fa il miglior calcio. Sono dalla parte del calcio italiano perché abbiamo anche i migliori allenatori. La Serie A è molto forte".
Sulle squadre italiane in Europa e la Fiorentina: "La Fiorentina ha una squadra molto forte, ha programmato e progettato la stagione. L'allenatore è ottimo e la società è forte, hanno una squadra attrezzata per vincere un trofeo e hanno tutte le possibilità per farlo".
Sulla Salernitana e l'impresa salvezza dell'anno passato: "E' stato fastidioso avere le telecamere che ci riprendevano l'anno scorso durante la lotta salvezza (ride, ndr). E' stata un'impresa di cui sono molto orgoglioso, una delle cose più belle che mi sono capitate in carriera".
Sulla gara di domani: "Occhio alla Salernitana perché ha giocatori forti che determinano le partite. Sarà una gara molto impegnativa per la Fiorentina. I tifosi della Salernitana poi sono un muro umano di fede calcistica molto generosa, sono incredibili".
Sulla Fiorentina: "Mi sembra che ci sia una coesione molto forte tra allenatore squadre e società. E' una squadra che inorgoglisce una città intera e credo che Firenze abbia bisogno di questo. C'è una grande sintonia anche tra pubblico e squadra. E' bello essere protagonisti nella Fiorentina perché il pubblico ti ripaga, come a Salerno".
Da dirigente, meglio vincere la Coppa Italia o la Conference League? "La Conference è un titolo europeo, quindi ha un valore più alto della Coppa Italia. Poi i trofei sono tutti belli, io tra le due mi prenderei una Conference. La finale di Coppa Italia ha comunque un fascino particolare".
In passato è stato mai vicino alla Fiorentina? "No, mai stato".
Come nasce la scelta di un calciatore? "A volte le doti umane non si fanno in tempo ad apprezzarle perché il calciomercato va di fretta. Io come tutti guardo il talento, la generosità, la continuità durante la partita. Ma soprattutto guardo la generosità".
Sui brasiliani della Fiorentina: "Igor non è una scommessa della Fiorentina, era già avviato. Cabral già giocava in Europa e quindi è stato più facile. Dodo entusiasma il pubblico quando accelera, è un'operazione che dà soddisfazione. Palla al piede è molto bravo. Cabral ha avuto un paio di mesi di ambientamento, ora è diventato un punto di riferimento. In questo senso la Fiorentina ha fatto un grandissimo lavoro".