S. PIERO A SIEVE, E' iniziato il dopo-Mutu
Mutu sorridente, come se quella di oggi fosse una giornata qualsiasi, Mutu che firma autografi ai tifosi viola presenti a San Piero a Sieve, solo alcuni dei quali ci domandano candidamente: "ma davvero va via?". Mentre il popolo viola si interroga sconcertato sul futuro del "fenomeno", in tanti già pensano al "dopo"; come sarà la nuova Fiorentina senza il fuoriclasse rumeno? Sarà ingaggiato un sostituto oppure saranno fatti altri tipi di investimenti? In queste ore si sprecano le ipotesi di un mercato che potrebbe riaprirsi prepotentemente anche in entrata. Un nome sopra a tutti sta iniziando a circolare, quello di Ibrahim Afellay, protagonista di una prestazione al "Franchi" in Coppa UEFA che in molti ricordano ancora. Tornano in auge anche protagonisti del calcio nostrano, come Antonio Di Natale, seguito tempo fa dai Viola e da sempre proprio dalla Roma, oppure Alessandro Rosina, al quale il nuovo Torino sembra andare un po' stretto, per finire con ipotesi più fantasiose ma non per questo meno verosimili come David Suazo, novità dell'ultima ora, e Vincenzo Iaquinta. Con il centravanti bianconero, per la verità, già richiesto a suo tempo dalla Fiorentina, ma senza evidentemente la giusta convinzione.
Non solo. Se è vero che la Fiorentina, ceduto Mutu, e incassato il congruo bottino potrebbe gettarsi alla ricerca di un sostituto, è altrettanto vero che i viola potrebbero decidere di rinforzare ancora di più il reparto arretrato, con un centrale, senza tuttavia dilapidare del tutto l'incasso per il romeno. In tal senso, Zapata, tornerebbe di grande moda. E per la stima che raccoglie, e per il forte investimento, il difensore dell'Udinese potrebbe rappresentare la giusta opportunità per effettuare un colpo di grande spessore in difesa, mantenendo tuttavia un piccolo tesoretto che possa rimpolpare le casse indebolite dalla faraonica campagna acquisti. Ancora una volta, dunque, tutto dipende da Mutu.