RIVOLUZIONE FIFA, Il parere degli esperti
Agenti e società sono d'accordo. No, non è una trattativa di mercato più o meno lunga in cui potrebbero crearsi dei conflitti, bensì club e procuratori a Tuttomercatoweb si dimostrano contrari al provvedimento che vorrebbe atturare la Fifa, eliminando l'albo degli agenti dei calciatori e liberalizzando il settore.
Avv.Marco Sommella (Ag.Antonio Nocerino – Francesco Tavano ecc. ecc...)
"Penso che sia un provvedimento che lascia il tempo che trova. La nostra categoria è sempre stata bistrattata, c'è stata sempre improvvisazione e soprattutto ci sono tanti abusivi, ovvero molti non addetti ai lavori che si proclamano tali arbitrariamente. Ho fatto l'esame da agente Fifa dieci anni fa e già all'epoca tanta gente si spacciava per addetto ai lavori quando non lo era. E' un ambiente in cui ci sono tanti improvvisati e poca chiarezza.
Già si vedono, nel pratico, calciatori che vengono offerti alle società di calcio da più persone, ma così facendo ci sarà maggiore malessere. Come persona che ha fatto tutto secondo la legge sono contrario a questo provvedimento: molti miei colleghi, come me, fanno le cose per bene, mentre gli abusivi non mancano mai, magari la Fifa vorrà attuare questo provvedimento per dare dei parametri più precisi, ma sono convinto che se verrà attuato si andrà a creare una maggiore confusione in un campo dove già ce n'è tanta. I professionisti affermati comunque continueranno a lavorare, mentre gli improvvisati creeranno maggiore disordine e in questo caso verrà a mancare la professionalità. Un calciatore dovrebbe farsi assistere da persone qualificate, quindi consiglio ai ragazzi di farsi seguire da professionisti in grado di operare nel campo e in possesso dei titoli giusti. Non ho mai visto medici o poliziotti improvvisarsi, mentre nel nostro ambiente, purtroppo, a volte, si".
Rino Foschi (Ds Padova)
"Per me quella del procuratore è sempre stata una figura particolare, c'è chi lo sa fare e chi non lo sa fare. Non credo che la liberalizzazione sia la strada giusta, anche perché in questo campo ci vuole professionalità.
Ci sono delle regole sbagliate, soprattutto sui minorenni. Quella dell'agente del calciatore è una figura che ha preso piede nel tempo, tra l'altro adesso non esiste una percentuale fissa. Ci sono già delle regole sbagliate. Prima che nascesse la figura dell'agente i giocatori erano gestiti dall'Aic. Un giocatore che il Palermo o il Padova di turno acquistava, veniva gestito dall'Aic del posto, poi nel tempo, la figura del procuratore ha preso quota.
Con questo provvedimento ho la sensazione che si vadano a peggiorare le cose, perché un calciatore per essere gestito ha bisogno di un avvocato o comunque di una persona che conosca il settore. Bisogna quindi avere a che fare sempre con persone che conoscono il campo e dotati di una certa professionalità. Sono convinto che se il provvedimento sarà attuato, andremo a peggiorare le cose".
Paolo Fabbri Ag.Fifa (Ag.Massimo Maccarone ecc. ecc.. )
"Già personaggi immaginabili e inimmaginabili operano in maniera indisturbata a tutti i livelli. Non hanno fatto altro che dare un'altra botta alla nostra categoria.
All'inizio c'era una fideiussione bancaria pesante e chi operava rigava dritto ma poi grazie a Platini poi la cosa è andata in peggioramento, in pratica non cambia niente perché già tanti abusivi operano già adesso. Alla fine, qui o una ha le conoscenze o niente. E' chiaro che a un occhio esterno non è bello perché questo mondo diventa meno professionale e sempre più aperto a cani e porci. Non possiamo farci niente, però non penso che la Federazione accetterà l'anarchia, mi diventa quindi difficile immaginare un campo aperto a tutti con delle regole ferree da rispettare. Ora se il campo è aperto a tutti non sono più sanzionabile dalla Fifa o dalla Figc. Quindi se andiamo in tribunale ordinario è la volta buona che recupero tutti i soldi che non mi hanno pagato prima e che non ho potuto farmi pagare per via della clausola compromissoria che ho firmato insieme a tutti i miei colleghi, secondo la quale mi impegno a passare solo dagli organi federali e non da quelli ordinari. Se una determinata società non mi paga la fattura non vado mica al collegio arbitrale a spendere dieci mila euro, ma al tribunale e gli faccio sequestrare l'incasso della domenica successiva. Adesso se il giocatore vuole affidarsi al salumiere sotto casa perché è amico del papà potrà farlo, ma così diventa ingovernabile per società, giocatori e agenti. Chi ha speso dei soldi come me e tutti i miei colleghi per fare gli esami, le fideiussioni e le assicurazioni ha perso tutto? No, così non va. Credo che per questo finirà tutto in una bolla di sapone".
Roberto La Florio Ag. Fifa (Ag. Marco Biagianti – Stephan El Shaarawy ecc.ecc...)
"Di certo chi lavora oggi lavorerà anche dopo senza alcun problema. Certo è che ci sarà un po' di putiferio anche per le società che potrebbero avere a che fare con il padre, il fratello, lo zio del giocatore o persone che nel calcio non c'entrano nulla. Con il calciatore già affermato non penso ci siano problemi, mentre i problemi ci saranno per i giovani e per le società stesse. Oggi un procuratore deve fare da mediatore tra una società e la famiglia, mentre in questo modo i club si troveranno in difficoltà. L'errore che abbiamo fatto noi come categoria è quello di non aver avuto la forza di costituire una vera e propria associazione. La mia professionalità di commercialista è tutelata e riconosciuta, la stessa cosa sarebbe dovuta accadere con la figura dell'agente del calciatore. Questo è un punto a nostro sfavore e lo dimostra il fatto che basta un Blatter qualsiasi per cancellare l'albo. Io lavorerò lo stesso, sono abbastanza conosciuto però in questo campo serve avere professionalità e competenza. Nel tempo questa figura, dal giorno della sua creazione, andava consolidata invece non è stato così perché adesso anche un ex calciatore può diventare procuratore facendo l'esame e con tutto il rispetto per chi ha giocato a calcio, per fare questo mestiere serve una conoscenza approfondita del settore. Se fossi un calciatore mi preoccuperei di questa liberalizzazione, perché ci saranno tante persone che gli gireranno intorno e non potrà valutare chi è bravo e chi non è bravo. Ci sarà confusione, ma chi è bravo continuerà a lavorare".
Gianluca Nani (Ds Brescia)
"E' come se domani tutti potessero diventare medici, avvocati o direttori sportivi. E' giusto dare a tutti la possibilità di intraprendere questa carriera, ma è altrettanto corretto dare loro la giusta infarinatura della legge e delle conoscenze. Di fatto in qualche modo già si verifica che tante persone operino senza conoscere il campo. Per me si rischia di fare maggiore confusione rispetto a quanto ce ne sia adesso. Mi spiego la voglia di attuare questo provvedimento allo stesso modo per cui la Fifa non vuole mettere la tecnologia in campo, non ha logica. Credo che questo provvedimento possa rappresentare un problema per le società, quando devo interfacciarmi con qualcuno preferisco farlo con un professionista in grado di conoscere di cosa stiamo parlando. Esprimo quindi parere contrario, perché se apri il settore a tutti non è bello per il sistema calcio".