QUARESMA, Dinho, non mi fai paura

02.09.2008 15:50 di  Redazione FV   vedi letture
QUARESMA, Dinho, non mi fai paura
FirenzeViola.it

Tanto sfacciato, a tratti irridente in campo, forte di una superiorità tecnica spesso imbarazzante nei confronti dell'avversario di turno, quanto timido ed introverso fuori. Questa la doppia faccia di Quaresma, sicuramente più a suo agio nel rettangolo verde, tra Rabone, Trivele e dribbling e traiettorie ai limiti delle possibilità fisiche, che davanti a taccuini e telecamere. Tmw e Novantesimo.it erano ovviamente presenti ad Appiano Gentile nel giorno della presentazione ufficiale del fuoriclasse portoghese, e di conseguenza abbiamo raccolto per voi le sensazioni e le emozioni di Quaresma in questo primo faccia a faccia con la stampa italiana. Leggiamo.

Ricardo, finalmente è finita: sei dell'Inter
"Sono molto orgoglioso di rappresentare un club come l'Inter. La sensazione è bellissima, sono con grandi giocatori, ma il mio obiettivo è quello di lavorare".

Mourinho ha richiesto più volte il tuo acquisto, ti ha sempre ritenuto indispensabile. Senti il peso della responsabilità?
"Penso che la responsabilità ci sia eccome. Conosciamo entrambi, sia io che il mister, quello che facciamo, adesso è importante che io mi riesca ad integrare e fare bene".

Cosa pensi che possano aggiungere a questa Inter le tue qualità?
"Le cose possono essere molte, adesso è importante che io apprenda cosa mi viene richiesto, ma solo con il tempo potrò rispondere del tutto a questa domanda".

In questi mesi non hai mai giocato con il Porto. Hai avuto problemi fisici o è stata una scelta presa a causa di questa trattativa interminabile?
"Mi sento molto bene sia fisicamente che psicologicamente, sono pronto a giocare da subito, anche se sarà il mister a decidere quando sarà il momento di farmi scendere in campo".

L'Inter è il club più importante della tua carriera: cosa provi?
"È un sogno poter stare in un club talmente importante come l'Inter. Ho sempre creduto che fosse possibile arrivare qui, anche nei momenti più complicati della trattativa, il mio obiettivo era arrivare qui. In ogni caso sono grato e sempre lo sarò al Porto per tutto quello che mi ha dato, e per avermi accontentato".

Hai mai temuto che questo trasferimento non si potesse concretizzare?
"Ho sempre mantenuto la speranza che andasse tutto bene, ammetto di essere stato un po' ansioso, ma anche grazie al mio procuratore Jorge Mendes cercavo di rimanere sempre aggiornato sullo stato della trattativa".



È la tua seconda esperienza al di fuori del Portogallo, dopo il Barcellona: cosa è cambiato da allora?
"Sicuramente alcune cose al Barcellona non sono andate bene, ma certe cose non si ripeteranno di certo, ho imparato tanto in questi anni, sono pronto".

Sei considerato la risposta a Ronaldinho da parte dell'Inter. Sei pronto a giocarti col brasiliano il titolo di giocatore più spettacolare del campionato?
"Sono pronto per giocare contro tutti, non solo contro il Milan. In italiaci sono tantissimi campioni, e io sono pronto ad affrontarli tutti, non solo Ronaldinho ".

Mustang, Harry Potter… se ne sono dette di tutti i colori riguardo i soprannomi che ti sono stati affibbiati: qual è il tuo preferito?
"Quaresma".

Sei anni fa esordisti nel grande calcio proprio contro l'Inter. Già allora si parlò di un tuo passaggio in nerazzurro…
"Quando giocai a San Siro quel giorno ero molto giovane, in questi anni sono successe moltissime cose..."

Sei il calciatore che è costato di più in questo mercato. Questo ti crea pressione?
"Credo che ognuno pensi a rendere migliore quello che è il proprio contratto, poi è ovvio che le responsabilità ci siano, ma sono pronto ad assumermele tutte. Non ho paura".

Il tuo marchio di fabbrica è la Trivela, la tua maniera di calciare la palla d'esterno rendendo le traiettorie imprevedibili. La domanda, ovviamente scherzosa, è: sai calciare anche di interno?
"So calciare con entrambi i lati dei piedi, vedrete che non sarà un problema". (ride ndr)

Il tuo allenatore si è presentato all'Inter parlando italiano. Tu in quanto tempo pensi di poterlo imparare?
"Capisco bene quello che mi dite, ed in 2 o 3 settimane penso di poterlo anche parlare".